Si dimettono Sacconi e Saltamartini. Dopo la lunga e faticosa trattativa per far convergere i voti dei centristi sulla candidatura di Mattarella al Quirinale Maurizio Sacconi in dissenso con la decisione ha presentato le dimissioni da capogruppo a Palazzo Madama. La decisione di Sacconi ha alimentato il dibattito nel partito di Alfano.
L'ex ministro del Lavoro si è sfogato con Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto con i quali ha conversato a lungo in un corridoio appartato di Montecitorio. Secondo fonti parlamentari, anche la capogruppo Nunzia De Girolamo starebbe pensando ad «un gesto importante».
«Ritengo di non poter fare scelta diversa da quella di votare scheda bianca e di dimettermi da portavoce del partito», afferma Barbara Saltamartini. Una scelta non contro il candidato al Colle, spiega, ma dovuta al metodo utilizzato e al mutamento della maggioranza.