L’arcivescovo di Atlanta Gregory si pente: «Vendo la mia villa da due milioni»

L’arcivescovo di Atlanta Gregory si pente: «Vendo la mia villa da due milioni»
di Anna Guaita
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Aprile 2014, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 11:22
NEW YORK - La lezione di umilt di Papa Francesco sta facendo proseliti anche negli Usa. L'arcivescovo di Atlanta, monsignor Wilton Gregory, si è trovato in difficoltà per aver speso oltre 2 milioni di dollari per la nuova residenza vescovile, un'elegante villa grande 600 metri quadrati.



I suoi diocesani lo hanno bersagliato di proteste, chiedendogli di venderla e dedicarne il ricavato ai poveri: «Siamo turbati e delusi nel vedere che i leader della nostra chiesa non seguono l’esempio di vita semplice stabilito da Papa Francesco - ha protestato una parrocchiana - Come possiamo insegnarlo ai nostri figli se i nostri leader spirituali seguono uno stile di vita dispendioso?» Ma il vescovo non è rimasto sordo, e ha risposto con un “mea culpa”: «Credevo che il progetto fosse fiscalmente e logisticamente corretto - ha spiegato in una lettera alla comunità -. Ma non ho calcolato quanto sarebbe costato alla mia integrità personale e alla mia credibilità pastorale». Nella missiva, il monsignore si impegna a seguire quel che la comunità giudicherà opportuno, anche a vendere la villa e a trovare una casa più modesta.



L’EREDITÀ DELLA SCRITTRICE

Monsignor Gregory è arcivescovo dal 2005. Fu nominato da Giovanni Paolo II, che lo stimava perché quando era stato a capo della Conferenza dei vescovi cattolici statunitensi, dal 2001 al 2004, aveva perseguito e punito i casi di pedofilia con efficacia. L'incidente della villa da milionari è in realtà alquanto complesso. Difatti i soldi per l'acquisto della terra e la costruzione della lussuosa casa in un quartiere esclusivo della città sono stati presi da un fondo lasciato alla Cattedrale di Cristo Re da Joseph Mitchell, l'erede della ricchezza di Margaret Mitchell, l'autrice del romanzo “Via col Vento”. Joseph voleva che i milioni venissero usati «a scopi religiosi e caritatevoli».



La decisione di investirne parte nella nuova villa è stata dettata dal fatto che la cattedrale ha bisogno di spazio e la vecchia residenza del vescovo sembrava la perfetta soluzione per allargare gli spazi. Quindi circa 2 milioni sono andati a comprare la vecchia casa del vescovo, e 2 milioni e 200 mila dollari a costruirgli la nuova splendida villa. Negli ultimi tempi, la lezione di Papa Francesco è stata molto discussa negli Usa. La visita a Roma del presidente Obama e il suo incontro con il Pontefice ha avuto moltissima eco. Il Papa gode di un tasso di approvazione ben più alto del presidente: 66 per cento contro il 44 per cento.



E presso i cattolici è anche più apprezzato: nonostante una buona fetta di cattolici americani sia conservatrice, il 75 per cento approva il suo operato. Nella sua lettera di pentimento, Gregory cita Francesco: «Io, ed io solo ho dimenticato che il mondo e la Chiesa sono cambiati - ammette - L'esempio del Santo Padre, il suo messaggio di gioia semplice e di compassione senza pretese è la lezione da seguire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA