«Contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di informazione, non è vero che la Santa Sede abbia ricevuto segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi», dichiara il direttore della sala stampa vaticana. «Si conservano i normali e opportuni contatti fra servizi di sicurezza, che facendo riferimento alla situazione attuale invitano ad attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio», prosegue.
«Non è quindi il caso di alimentare preoccupazioni non motivate - aggiunge padre Lombardi -, che possono inutilmente turbare il clima di vita e di lavoro, e ciò anche nell'interesse dei tanti pellegrini e turisti che quotidianamente frequentano il Vaticano».
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