Le tabelle statistiche rivelano altri aspetti. Per esempio: il sondaggio rivela che coloro che si dichiarano sfavorevoli nei riguardi di Papa Francesco sono quasi raddoppiati: dal 9% del 2014 al 16% di oggi. Infine, circa un quarto del campione intervistato, non ha mai sentito parlare di Papa Francesco o non ha alcuna opinione su di lui e anche in quest’ultimo quesito si registra un aumento rispetto al 16% del 2014. Il sondaggio ha poi preso in esame solo l’insieme dei cattolici americani. Qui la rilevazione migliora e il gradimento al Papa sale al 71%, tuttavia, anche in questo caso, si registra ugualmente una calo della popolarità (nel 2014 era 89%). Il gradimento di Bergoglio si riduce ancora tra quanti si dichiarano conservatori, dal 72% al 45% con un crollo di 27 punti percentuali, e tra i protestanti, con l’arretramento è di 21 punti. Infine il sondaggio evidenzia come nonostante il calo, Bergoglio batte Benedetto XVI, che era apprezzato solo dal 40% degli americani.
Le variazioni sul gradimento sono maturate nel corso del 2014. Un anno molto particolare e importante per il pontificato, segnato da due grossi eventi: il dibattito sul sinodo della famiglia e l’uscita della enciclica verde. Secondo i ricercatori, si tratta di una fenomeno dovuto alle posizioni del Pontefice contro il «capitalismo globale» e in tema di ambiente e di economia. Una posizione che ha fatto registrare una certa insofferenza in particolare tra i repubblicani. Ma «il fervore» per il pontefice è calato anche tra i democratici. Dall'82 al 68%, in particolare. Forse perché, sostengono i ricercatori Gallup, Bergoglio non si è mosso«abbastanza velocemente per ammorbidire la posizione della chiesa su temi come l'omosessualità, il divorzio e le donne prete».
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