Pedofilia, il Papa: tribunale in Vaticano per i vescovi che coprono gli abusi sessuali

Pedofilia, il Papa: tribunale in Vaticano per i vescovi che coprono gli abusi sessuali
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 10 Giugno 2015, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 17:16

Per troppo tempo la prassi seguita dai vescovi di fronte ad un parroco pedofilo, era quella di spostarlo da una parrocchia ad un’altra, pur di non creare scandalo tra i fedeli e mettere in cattiva luce la Chiesa.

Piano piano, grazie ad una serie di interventi normativi di Papa Ratzinger e di Papa Bergoglio questo modo di procedere ha lasciato posto alla denuncia immediata del prete orco. Ma che cosa fare con i vescovi che in passato hanno coperto i pedofili? Come giudicarli? In questi ultimi anni si sono presentati diversi casi, così come sono giunte decine e decine di segnalazioni in Vaticano. Come giudicarli?

La questione è stata affrontata recentemente dal Papa e ai cardinali che fanno parte del C9, l’organismo al quale ha affidato le principali riforme della curia.

Una delle ultime decisioni che sono state prese in materia riguarda l’apertura di una apposita sezione alla Congregazione della Fede che sarà chiamata ad esaminare i vescovi per il nuovo reato di abuso d’ufficio, cioè per non aver dato seguito adeguato alle denunce di abusi. L’ufficio competente sarà guidata da un arcivescovo segretario e vi confluirà l’attuale sezione disciplinare della Cdf, competente sugli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici. Una sorta di rafforzamento.

Il reato di abuso d’ufficio episcopale viene ridefinito; padre Federico Lombardi spiega che «ci sono già nel codice di diritto canonico gli agganci per questo, non è che nasce dal nulla. Qui viene definita una procedura con cui affrontare questi casi». Parole che lasciano intendere che le denunce saranno anche retroattive. La riforma giudiziaria varata da Francesco scaturisce da una relazione del presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori, cardinale Sean Patrick O’Malley, che conteneva due proposte avanzate dal nuovo organismo, del quale come è noto fanno parte anche due vittime di abusi: una «riguardo alle denunce di abuso d’ufficio episcopale» e l’altra «sul tema delle denunce di abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili da parte del clero preparata dalla Pontificia commissione per la tutela dei minori», ha detto il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

«Per ciascuna delle due proposte - ha aggiunto - la relazione ha indicato i termini generali che la definiscono, le questioni relative alla procedura e al Tribunale giudicante, nonché i vantaggi presenti nella proposta stessa rispetto ad altre ipotesi». «Il Consiglio dei cardinali - ha continuato Lombardi - ha concordato all’unanimità su tali proposte e ha deliberato di sottoporle al Santo Padre che ha approvato le proposte e ha concesso l’autorizzazione affinché siano fornite risorse adeguate per conseguire questi fini».

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