Vaticano, papa a Putin: «Serve sforzo per la pace»

Vaticano, papa a Putin: «Serve sforzo per la pace»
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Mercoledì 10 Giugno 2015, 20:30 - Ultimo aggiornamento: 21:02
Un incontro lungo, cinquanta minuti, per cercare insieme una via per la pace. In Medio Oriente, ma soprattutto in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin è stato ricevuto oggi in udienza da Papa Francesco. E proprio sull'Ucraina il pontefice ha chiesto di «impegnarsi in un sincero e grande sforzo per la pace». Il leader russo e il pontefice hanno convenuto «sull'importanza di ricostruire un clima di dialogo - riferisce il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi - e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk».



E poi Francesco ha fatto presente l'emergenza umanitaria, chiedendo corridoi per chi vuole portare aiuto nella regione. Altro argomento sul tavolo quello delle crisi in Medio Oriente, in Siria e in Iraq, e la difesa delle minoranze in quelle aree, in particolare i cristiani, che continuano ad essere perseguitati. E in questo caso per perseguire la pace ci vuole - hanno convenuto il Papa e Putin - «l'interessamento concreto della comunità internazionale». La pace dunque in primo piano.



E non a caso Papa Francesco ha regalato, come spesso fa negli incontri in Vaticano con i governanti, il medaglione del pontificato che raffigura l'Angelo della Pace. «Vince tutte le guerre e parla di solidarietà fra i popoli», ha detto Bergoglio. L'incontro tra il Papa e Putin, previsto in un primo tempo alle 17, è slittato di oltre un'ora. Come nel precedente incontro, il 25 novembre del 2013, il presidente russo è arrivato in Vaticano con grande ritardo. I cinquanta minuti di due anni fa sono addirittura diventati settanta.



Un corteo di tredici tra auto e minivan, con la lunga Mercedes dai vetri oscurati che conduceva il leader russo, è arrivata dopo le 18 in una via della Conciliazione piena di curiosi ad attendere l'arrivo del politico dalle transenne. Già nel pomeriggio erano state rafforzate le misure di sicurezza in tutta l'area. Ad accogliere Putin è stato il prefetto della Casa Pontificia, monsignor George Gaenswein, che si è rivolto all'ospite nella sua lingua tedesca.



E in tedesco è anche il saluto del Papa, 'willkommen', e il congedo finale, 'dankè. Per il resto un colloquio denso, più lungo della media (quasi un'ora) con l'aiuto dell'interprete per trovare una soluzione di pacificazione nelle aree più calde del pianeta. Per cercare di arginare quella terza guerra mondiale a pezzi di cui parla spesso Papa Francesco. Cominciando proprio da quel conflitto in cui la Russia è parte. Una richiesta all'impegno ma anche una mano tesa ad un Putin sostanzialmente isolato nello scacchiere internazionale. «È stato un grande piacere, onore, incontrarla. Arrivederla», è stato il saluto del presidente russo.



A Mosca? Il tema di un possibile viaggio di Bergoglio in Russia, non sarebbe stato toccato.
Non basta il rapporto cordiale con il presidente perchè in questo fondamentale è anche il cammino ecumenico tra Roma e il patriarcato ortodosso di Mosca. Percorso pieno di ostacoli, che vengono dalla storia, tanto che mai nessun Papa ha varcato i confini della Russia.






Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovi Putin. Era presente all'incontro il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lapo Pistelli. E in serata è atteso l'incontro con Silvio Berlusconi all'aeroporto di Fiumicino. I due leader si vedranno in una sala dell'area riservata ai capi di Stato.
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