Vaticano, papa Francesco: «Precarietà, lavoro nero e malavita tolgono dignità alle persone»

Vaticano, papa Francesco: «Precarietà, lavoro nero e malavita tolgono dignità alle persone»
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Sabato 23 Maggio 2015, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 15:58
«L'estendersi della precarietà, del lavoro nero e del ricatto malavitoso fa sperimentare, soprattutto tra le giovani generazioni, che la mancanza di lavoro toglie dignità, impedisce la pienezza della vita umana e reclama una risposta sollecita e vigorosa». Lo ha detto papa Francesco durante l'udienza alle Acli.



Sono oltre settemila gli aclisti provenienti da ogni parte d'Italia e dall'estero per stringersi attorno al Pontefice. «Quello che è cambiato nel mondo globale non sono tanto i problemi, quanto la loro dimensione e la loro urgenza. Inedite sono l'ampiezza e la velocità di riproduzione delle disuguaglianze. Ma questo non possiamo permetterlo! Dobbiamo proporre alternative eque e solidali che siano realmente praticabili», ha spiegato papa Francesco.



Papa Francesco, accolto festosamente dai presenti, è entrato nell'Aula Paolo VI per l'udienza alle Acli nel 70/mo anniversario della fondazione. «Questo nuovo pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro, a distanza di nove anni dall'incontro con Benedetto XVI, ed a tredici da quello con Giovanni Paolo II - ha affermato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli - con un'ampia rappresentanza della nostra presenza territoriale italiana ed internazionale, in occasione della ricorrenza dei 70 anni dalla fondazione delle Acli, ci consente di manifestare la vicinanza e il sostegno delle Acli a Papa Francesco».



Lungo il corridoio centrale della Sala Nervi, il Papa si intrattiene con i presenti salutandoli, stringendo loro le mani, dispensando sorrisi e benedizioni, baciando e accarezzando i bambini.
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