Il Papa nella Sistina con 150 clochard: «Questa è casa vostra»

Il Papa nella Sistina con 150 clochard: «Questa è casa vostra»
di Franca Giansoldati
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Giovedì 26 Marzo 2015, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 18:28
Città del Vaticano Hanno oltrepassato il confine, entrando in territorio vaticano, mentre le guardie svizzere che montavano la guardia li accompagnavano con lo sguardo, fino a quando quel gruppo numeroso un po’ sgangherato non ha girato l’angolo, scomparendo dietro la basilica di san Pietro. Un po’ confusi, intimiditi, increduli ma felici. Non ci sono immagini, né fotografie, né filmati. La gioia dei 150 senzatetto invitati dal Papa a visitare gratuitamente i musei vaticani, e la Cappella Sistina ha toccato il culmine quando, ad un tratto, sotto le volte michelangiolesche ha fatto ingresso Bergoglio accompagnato solo da un segretario. Festa per tutti. Ha stretto le mani ad ognuno, chiedendo ad ogni ospite la provenienza, se gli era piaciuto il Giudizio Universale. Una ventata di calore. “Benvenuti . Questa è la casa di tutti, è casa vostra. Le porte sono sempre aperte per tutti”. Gli ospiti hanno applaudito, qualcuno si è commosso, qualcun altro faticava a nascondere l’emozione. Monsignor Konrad Kraijewki, l’elemosiniere che ha organizzato la visita, restava in disparte, osservava la scena in silenzio. Ogni tanto faceva un passo in avanti per introdurre un ospite. Il Papa ha definito il tour nei giardini vaticani e la visita privata alla Sistina “una piccola carezza” per persone solitamente dimenticate, sofferenti, emarginate, povere, costrette persino a rinunciare ai sogni. Bergoglio è rimasto con loro una ventina di minuti.



Andando via si è raccomandato: “Pregate per me. Ho bisogno della preghiera di persone come voi. Il Signore Vi custodisca, vi aiuti nel cammino della vita e vi faccia sentire il suo amore tenero di Padre”. A quel punto la visita è continuata, fino al bar ristorante interno, solitamente gremito di turisti ma stavolta, eccezionalmente, vuoto proprio per ospitare “gli amici senzatetto di Francesco”. Verso le 18 si sono tutti messi a tavola per consumare una buona cenetta preparata appositamente per loro. Il Papa non ha voluto che si facesse alcun servizio fotografico. Nemmeno un selfie a ricordo della giornata. Nessuno di loro, del resto, possiede un telefonino.



Pino, sardo cresciuto a Roma, 59 anni. Era la sua prima volta ai Musei Vaticani. «Il Papa? Per me oramai è una persona di famiglia. l'ho visto già tante volte qui in piazza San Pietro, alle udienze: non è uno sconosciuto, per me. Come Papa è bravissimo, si dà tanto da fare, gli altri non fanno niente”.

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