Il Papa: «All'orizzonte vediamo ombre e pericoli che preoccupano l'umanità»

Il Papa: «All'orizzonte vediamo ombre e pericoli che preoccupano l'umanità»
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Giovedì 22 Gennaio 2015, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 19:31

«All'orizzonte vediamo ombre e pericoli che preoccupano l'umanità».

Papa Francesco non cita direttamente i rischi e le minacce del terrorismo di matrice fondamentalista islamica, ma ricevendo nella sala Clementina del Palazzo Apostolico i responsabili dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, sottolinea in ogni caso che «come cristiani siamo chiamati a non perderci d'animo e a non scoraggiarci».

Il Papa, aprendo la tradizionale cerimonia per gli auguri di buon anno, rivolgendosi a dirigenti, funzionari e agenti di pubblica sicurezza si dice «grato per il lavoro che quotidianamente svolgete con professionalità e dedizione.

Abbiamo iniziato da poco un nuovo anno e tante - afferma - sono le nostre attese e le nostre speranze, che poggiano sulla roccia incrollabile che è l'amore di Dio, rivelato e donato in Gesù Cristo, nostro Signore».

Presente anche il capo della polizia prefetto Alessandro Pansa (AdnKronos) - Nel suo saluto a Papa Francesco - durante l'udienza in Vaticano di inizio anno, presente anche il capo della Polizia prefetto Alessandro Pansa, la nuova direttrice dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, Maria Rosaria Maiorino, ricorda che «nel corso dell'anno appena terminato sono stati effettuati, con impegno e professionalità, innumerevoli servizi di vigilanza e di tutela, sia nella quotidianità sia in occasione di eventi indimenticabili come la canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II».

Inoltre, «le udienze generali del mercoledì hanno registrato la presenza costante di decine di migliaia di pellegrini, come pure numeri imponenti sono stati quelli relativi ai visitatori affluiti alla basilica di San Pietro in Vaticano». Assicura Maiorino a Francesco: «Noi ci sentiamo pienamente partecipi di quello che è il sistema complessivo delle misure di sicurezza approntate a tutela dei sacri riti e della Sua persona, in piena sinergia con i colleghi e amici del Corpo della Guardia Svizzera e della Gendarmeria Vaticana, con cui intercorrono rapporti di leale condivisione delle scelte operative».

In questo quadro di «stretta collaborazione», Maiorino afferma che «siamo sempre protesi a modulare, in base alle esigenze che di volta in volta si manifestano, il dispositivo di sicurezza per le celebrazioni che si svolgono in piazza San Pietro e nelle località dove Sua Santità si reca in occasione dei suoi impegni pastorali sul territorio italiano».

La direttrice dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano afferma poi di «essere consapevole di quanto sia forte il desiderio del Papa di concedersi senza riserve ai fedeli che festanti e commossi anelano al suo sguardo e a ricevere le sue carezze, attenti a evitare di interferire il meno possibile in questo speciale rapporto che ha instaurato con il Popolo di Dio. Voglia essere comprensivo se, qualche volta, non siamo riusciti a interpretare al meglio queste esigenze», conclude Maiorino rivolgendosi a Papa Francesco.

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