Jean Louis Tauran è il nuovo camerlengo di Santa Romana Chiesa. Suo vice è mons. Giampiero Godler. Le nomine da parte di papa Francesco sono state pubblicate questa mattina, e l'avvicendamento al precedente camerlengo, Tarcisio Bertone, era nell'aria, avendo Bertone compiuto 80 anni e dovendo lasciare gli incarichi di curia.
Il card.
Anche a causa del manifestarsi del morbo di Parkinson nel 2003, è stato nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, incarico fino a quel momento tradizionalmente cardinalizio. Ma dal 25 giugno 2007 è tornato a ruoli di maggior esposizione e impegno, come presidente del Pontificio consiglio per il dialogo Inter-Religioso e presidente della Commissione per le Relazioni religiose con i musulmani. Giampiero Godler è nato nel 1958 ad Asiago, in provincia di Vicenza, è a settembre 2013 è stato nominato da papa Francesco presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, la prestigiosa istituzione che forma i diplomatici della Santa Sede. Camerlengo e vicecamerlengo fanno parte della Camera apostolica e il loro ruolo assume particolare rilievo durante la sede vacante, cioè nel caso di morte del papa.
Nell'immaginario collettivo la figura del camerlengo si è ammantata di fascino e mistero grazie ai romanzi di Dan Brown, ma in realtà il camerlengo ha, solo in caso di sede vacante, funzioni puramente amministrative dei beni, per dare continuità alla normale amministrazione dopo la morte di un papa.
In questa veste il card. Tauran in una eventuale sede vacante potrebbe mettere a disposizione la sua esperienza negli organismi di monitoraggio e riforma dello Ior. La Camera apostolica nel suo insieme, e il camerlengo in particolare, ha inoltre importanti incarichi procedurali alla morte di un papa: il camerlengo infatti deve accertare ufficialmente la morte del papa, alla presenza del maestro delle celebrazioni liturgiche e del segretario e cancelliere della Camera apostolica; deve apporre i sigilli alla camera e allo studio del papa, comunicare il decesso al vicario di Roma, che ne informa con una speciale notifica il popolo di Roma. Spetta ancora al camerlengo concedere o meno il permesso di fotografare il corpo del pontefice defunto, a titolo di documentazione, ma solo se questo sarà rivestito degli abiti pontificali.