Papa Francesco fa distribuire opuscolo sulla Quaresima ai clochard. Iniziato ritiro ad Ariccia

Papa Francesco fa distribuire opuscolo sulla Quaresima ai clochard. Iniziato ritiro ad Ariccia
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Domenica 22 Febbraio 2015, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:09

Dopo aver messo loro a disposizione servizi con docce e barberia sotto al colonnato del Bernini, dopo gli assidui aiuti in denaro e in oggetti di utilità quotidiana (sacchi a pelo, ombrelli e molto altro) forniti tramite l'elemosiniere apostolico, ora papa Francesco ha affidato ai senzatetto che stazionano attorno al Vaticano anche un ruolo attivo: distribuire ai fedeli, oggi all'Angelus, il sussidio tascabile «Custodire il cuore», un opuscolo donato dal Pontefice in 50 mila copie gratuite con letture e insegnamenti sulla fede, come aiuto a «vivere bene il tempo di Quaresima».

Sono stati un centinaio i clochard che si sono uniti ai volontari in Piazza San Pietro per consegnare ai pellegrini il manualetto che in 30 pagine riassume contenuti tratti dagli insegnamenti di Gesù e dal Catechismo della Chiesa cattolica. «La Quaresima è un cammino di conversione che ha come centro il cuore - ha detto il Papa dalla finestra dell'appartamento -.

Il nostro cuore deve convertirsi al Signore. Perciò, in questa prima domenica, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza un piccolo libretto tascabile dal titolo "Custodisci il cuore"».

Esso, ha proseguito mostrandolo ai fedeli, «raccoglie alcuni insegnamenti di Gesù e i contenuti essenziali della nostra fede, come ad esempio i sette sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù, le opere di misericordia, eccetera».

«Ora lo distribuiranno i volontari, tra i quali ci sono numerose persone senzatetto, che sono venute in pellegrinaggio - ha quindi annunciato tra gli applausi -. E come sempre anche oggi qui in piazza coloro che sono nel bisogno sono loro stessi a portarci una grande ricchezza: la ricchezza della nostra dottrina, per custodire il cuore». Bergoglio ha invitato tutti a prendere un libretto e portarlo sempre con sè, «come aiuto per la conversione e la crescita spirituale, che parte sempre dal cuore: lì dove si gioca la partita delle scelte quotidiane tra bene e male, tra mondanità e Vangelo, tra indifferenza e condivisione».

L'umanità, ha detto, «ha bisogno di giustizia, di pace, di amore e potrà averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che è la fonte di tutto questo. Prendete il libretto, e leggetelo tutti». Prima della recita dell'Angelus, il Papa ha anche spiegato che la Quaresima è come la «traversata del deserto», dove Gesù «affrontò Satana "corpo a corpo", smascherò le sue tentazioni e lo vinse». La Quaresima è «un tempo di combattimento spirituale contro lo spirito del male». Ed è per questo che «è importante conoscere le Scritture - ha ricordato Bergoglio -, perchè altrimenti non sappiamo rispondere alle insidie del maligno».

Qui il Papa ha anche ripetuto il suo invito a portare con sè un vangelo e a leggerne costantemente dei brani. «Il deserto quaresimale - ha esortato - ci aiuta a dire no alla mondanità, agli "idoli". ci aiuta a fare scelte coraggiose conformi al Vangelo e a rafforzare la solidarietà con i fratelli». E la sua frase «Noi dobbiamo diventare cristiani coraggiosi» è proprio l'epigrafe che apre il libretto da lui donato oggi. Nel pomeriggio il Papa, insieme ai cardinali e vescovi di Curia, è partito in pullman per Ariccia dove, nella Casa del Divin Maestro, seguirà fino a venerdì gli esercizi spirituali di Quaresima. «Pregate perchè in questo "deserto" che sono gli esercizi - ha esortato oggi i fedeli - possiamo ascoltare la voce di Gesù e anche correggere i tanti difetti che tutti noi abbiamo, e fare fronte alle tentazioni che ogni giorno ci attaccano. Vi chiedo pertanto di accompagnarci con la vostra preghiera».

Serve quindi, in altre parole, una «conversione» anche per il governo centrale della Chiesa, secondo Bergoglio: una raccomandazione non casuale dopo l'impietoso discorso pre-natalizio in cui elencò le «15 malattie della Curia». «Ben 15 malattie: più delle dieci piaghe d'Egitto!», ha commentato recentemente alla presentazione di un libro, non senza ironia, mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che dopo anni da quella Curia è in partenza perchè nominato dal Papa vescovo di Faenza.

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