Papa Francesco, storico incontro con i leader religiosi in Vaticano: «Abolire la schiavitù»

Papa Francesco, storico incontro con i leader religiosi in Vaticano: «Abolire la schiavitù»
di Franca Giansoldati
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Martedì 2 Dicembre 2014, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 15:53
Un tweet parte dall'account di @Pontifex (“siamo tutti fratelli, mai più schiavitù) e nello stesso tempo in Vaticano cattolici, protestanti, buddisti, musulmani, scintoisti, ebrei firmano una storica dichiarazione comune per combattere la tratta degli esseri umani.



La schiavitù. «Noi firmatari siamo oggi qui riuniti per un'iniziativa storica volta ad ispirare azioni spirituali e pratiche da parte di tutte le religioni del mondo e delle persone di buona volontà per eliminare per sempre la schiavitù moderna entro il 2020. Agli occhi di Dio, ogni essere umano, ragazza o ragazzo, donna o uomo, è una persona libera, destinata a esistere per il bene di ognuno in eguaglianza e fraternità».



La dichiarazione congiunta porta la firma di 12 leader religiosi. Il testo parla di «diverse forme di schiavitù moderna», citando il lavoro forzato, i lavoro minorile e il racket della prostituzione, il traffico di organi e «qualsiasi altra pratica contraria ai concetti fondamentali di uguaglianza, libertà e pari dignità di ogni essere umano, deve essere considerata crimine contro l'umanità».



Seduto accanto agli altri leader Francesco faceva gli onori di casa, accogliendo con calore ogni ospite. Presso la sede della Pontificia Accademia delle Scienze, un palazzo seicentesco sul colle vaticano, ha così visto la luce un documento mai stilato prima da un network di fedi, in cui si chiede l'eliminazione, entro il 2020, della schiavitù moderna e della tratta degli esseri umani.



Una iniziativa definita "storica" dallo stesso Pontefice che impegna le religioni e le confessioni cristiane a lavorare insieme contro la schiavitù in ogni sua forma e che vede ancora oggi, ha detto il Papa nel suo discorso, «decine di milioni di persone incatenate a questa disperata condizione». Francesco ha definito la schiavitù un delitto aberrante, un crimine di lesa maestà.



Le religioni si sono assunte «l’impegno comune di fare tutto il possibile, all’interno delle comunità dei credenti e all’esterno di esse, per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù o di tratta di esseri umani, restituendo loro speranza nel futuro. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, la saggezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale».
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