"Non si dà alla famiglia il dovuto peso - e riconoscimento, e sostegno - nell`organizzazione politica ed economica della società contemporanea". La denuncia arriva da Papa Francesco all'udienza generale in piazza San Pietro davanti a migliaia di pellegrini. C’è molta amarezza nelle sue parole. “Eppure è la famiglia che apre per l`intera società una prospettiva ben più umana: apre gli occhi dei figli sulla vita - e non solo lo sguardo, ma anche tutti gli altri sensi - rappresentando una visione del rapporto umano edificato sulla libera alleanza d`amore”.
Non solo: “La famiglia introduce al bisogno dei legami di fedeltà, sincerità, fiducia, cooperazione, rispetto; incoraggia a progettare un mondo abitabile e a credere nei rapporti di fiducia, anche in condizioni difficili; insegna ad onorare la parola data, il rispetto delle singole persone, la condivisione dei limiti personali e altrui. E tutti siamo consapevoli della insostituibilità dell`attenzione famigliare per i membri più piccoli, più vulnerabili, più feriti, e persino più disastrati nelle condotte della loro vita. Nella società, chi pratica questi atteggiamenti, li ha assimilati dallo spirito famigliare, non certo dalla competizione e dal desiderio di autorealizzazione”.
Ebbene, pur sapendo tutto questo, il mondo politico ed economico, ripete Francesco, “non dà alla famiglia il dovuto peso - e riconoscimento, e sostegno -. Vorrei dire di più: la famiglia non solo non ha riconoscimento adeguato, ma non genera più apprendimento! A volte verrebbe da dire che, con tutta la sua scienza e la sua tecnica, la società moderna non è ancora in grado di tradurre queste conoscenze in forme migliori di convivenza civile".
Bergoglio all’udienza ha poi speso parole sul sinodo, lanciando messaggi di incoraggiamento ai padri sinodali. "Gesù, quando chiamò Pietro a seguirlo, gli disse che lo avrebbe fatto diventare 'pescatore di uomini'; e per questo ci vuole un nuovo tipo di reti. Potremmo dire che oggi le famiglie sono una delle reti più importanti per la missione di Pietro e della Chiesa”.