Parole chiare, programmatiche. Un lungo discorso sul ruolo femminile che il Papa pronuncia durante un'udienza all`assemblea plenaria del pontificio consiglio della Cultura del cardinale Gianfranco Ravasi, riunito in questi giorni in Vaticano sul tema «Le culture femminili: uguaglianza e differenza». Un convegno che ha aperto la strada per una riflessione aperta e senza complessi. In questi giorni diverse uditrici (docenti, sociologhe, teologhe, manager) interpellate in materia hanno chiesto un riequilibrio perché allo stato attuale le strutture ecclesiali sono sostanzialmente maschili. Le donne restano ai margini.
Il Papa ha sottolineato la necessità di coinvolgere da protagoniste le donne «nelle responsabilità pastorali, nell`accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, così come nella riflessione teologica».
Più in generale, ha detto che è necessario evitare un approccio «ideologico» alla questione dell`uguaglianza di genere e che bisogna garantire «la libertà di scelta per le donne, affinché abbiano la possibilità di assumere responsabilità sociali ed ecclesiali, in un modo armonico con la vita familiare».
Papa Francesco ha denunciato, in particolare, le «dolorose ferite inflitte, talvolta con efferata violenza» al corpo delle donne, che, oltre ad essere vittima di tante «forme di schiavitù, di mercificazione, di mutilazione», viene «aggredito e deturpato anche da coloro che ne dovrebbero essere i custodi e compagni di vita».
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