Preti playboy nudi su Fb e barman notturni: il Papa commissaria la diocesi di Albenga

Preti playboy nudi su Fb e barman notturni: il Papa commissaria la diocesi di Albenga
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Giovedì 23 Ottobre 2014, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 18:29

​Troppi scandali. Per troppi anni. E la diocesi di Albenga-Imperia viene 'commissariata' dopo 25 anni di guida pastorale da parte di monsignor Mario Oliveri. Dopo la 'visita' del nunzio apostolico Adriano Bernardini e la sua relazione, papa Francesco avrebbe deciso di affiancare un 'tutor' a Oliveri e circola il nome di monsignor Alberto Maria Careggio, già vescovo della vicina diocesi di Sanremo-Ventimiglia, uomo progressista, già guida alpina di papa Woityla, 77 anni. La missione del nunzio, compagno di studi di Oliveri, era stata decisa da papa Bergoglio dopo che sulla sua scrivania erano arrivate segnalazioni di un clero non irreprensibile.

A monsignor Oliveri viene rimproverato di aver accolto in seminario aspiranti sacerdoti senza aver esaminato con attenzione la reale vocazione dei giovani e questo avrebbe generato preti 'deboli'.

Debolezze che hanno generato scandali: sacerdoti condannati o indagati per pedofilia, altri che posano nudi su Facebook, parroci con tatuaggi, sacerdoti che lasciano le parrocchie portando via la 'cassà, preti che fanno i barman in locali notturni, altri che corteggiano le fedeli.

Non voci, fatti come la condanna per abusi sessuali su una chierichetta di don Luciano Massaferro (7 anni e 8 mesi), o la storia di padre Alfonso Maria Parente che fugge con la cassa della parrocchia di Pairolo o quella di don Juan Pablo Esquivel, che vive con un amico ed è appassionato di culturismo, o quella di Gabriel Viorel Irla che su Facebook posa nudo.

La storia divide: la curia resta in silenzio, monsignor Oliveri preferisce non parlare. Tra la gente c'è chi dice: «Tutti vorrebbero un vescovo così». I sacerdoti dicono che nulla è cambiato. «Nessuna comunicazione è stata fatta dal vescovo», dice don Danilo Galliani, parroco a Laigueglia. Intanto in rete nascono i gruppi a sostegno di mons. Oliveri. Ma sulle pagine virtuali compaiono anche scritte come «era ora» o «finalmente hanno aperto gli occhi». Ma il consigliere comunale Eraldo Ciangherotti, da sempre vicino alla curia dice: «Conosco la bontà del vescovo».

Un gruppo di sacerdoti è uscito allo scoperto, schierandosi con il loro pastore. In dieci hanno firmato un documento. «Si sta facendo un quadro gravemente distorto della della nostra vita diocesana. Ci chiediamo quale coscienza animi e quale servizio alla verità ritenga di prestare, chi fornisce alla stampa o diffonde in rete una così scadente qualità delle notizie. Ci preoccupa un giornalismo che partendo da singoli non ripetuti fatti dolorosi assembla elementi non verificati e non verificabili. La nostra chiesa è unita attorno al suo vescovo».

Tradizionalista nella liturgia (ama la messa in latino), accogliente fino a prendere in casa seminaristi allontanati da altre diocesi, Mario Oliveri è descritto come vicino al cardinale Domenico Calcagno che papa Francesco ha rimosso dalla commissione cardinalizia dello Ior. Calcagno avrebbe coperto, secondo indiscrezioni, vari casi di pedofilia nella curia di Savona, dove era stata vescovo prendendo il posto nel 2003 di Dante Lanfranconi, anche lui finito sotto inchiesta per aver coperto casi di pedofilia e abusi sessuali. Contro questi scandali si era battuta la dottoressa Luisa Bonello, che aveva anche consegnato un dossier sui mali della chiesa savonese a papa Bergoglio, parlando apertamente di 'coperturè da parte dei vertici. La donna è morta suicida il mese scorso e ora c'è una indagine per istigazione al suicidio.

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