Papa Francesco: «Corrotti e schiavisti
dovranno rendere conto a Dio
Oggi la finanza ha bisogno di etica»

Papa Francesco: «Corrotti e schiavisti dovranno rendere conto a Dio Oggi la finanza ha bisogno di etica»
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Mercoledì 11 Giugno 2014, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 17:03
Voi pensate che i corrotti, o quanti fanno la tratta delle persone umane o i fabbricanti di armi sono davvero felici? Non lo sono e sappiano che nell'aldil dovranno rendere conto a Dio del male compiuto. E dall'altra parte non porteranno con sé né soldi, né

potere, nèéorgoglio»: lo ha detto il Papa nella udienza generale davanti a oltre 35mila persone, spiegando il dono dello Spirito chiamato «timore di Dio».



Il «timore di Dio» ci fa abbandonare tra le braccia del Padre come un bimbo che cerca «protezione» «tra le braccia del papà». E non ci fa essere «cristiani remissivi, ma genera in noi coraggio e forza e fa di noi cristiani convinti, entusiasti, che non restano sottomessi al Signore per paura, ma perchè sono commossi e conquistati dal suo amore».



Il «timore di Dio», l'ultimo «dono dello Spirito santo» di cui il Papa ha parlato nella udienza generale di oggi, «è anche un allarme di fronte alla pertinacia del peccato: quando una persona vive nel male, quando bestemmia contro Dio e sfrutta gli altri, quando li tiranneggia, quando vive solo per i soldi, per la vanità, i potere, per il suo orgoglio, allora il santo timore di Dio ci mette in allerta, attenzione - ci dice - con tutto questo potere, soldi, orgoglio e vanità non sarai felicè».



Il Papa ha poi rivolto un appello per i 10 milioni di bimbi
«costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e sfruttamento, abusi, maltrattamenti e discriminazioni» e ha chiesto che «la comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare questa piaga».



«Eh, davvero le finanze hanno bisogno di etica oggi» ha detto il Papa a braccio quando nei saluti ai gruppi italiana ha citato i partecipanti a un convegno sulla finanza etica promosso in questi giorni dall'Augustinianum. Nei saluti ai gruppi italiani il Papa ha citato anche gli operai di Pomigliano d'Arco e i fedeli di Castel San Giovanni che ricordano il centenario della nascita del cardinale Agostino Casaroli. «Bravo uomo questo Casaroli» ha detto ricordando il padre della "Ostpolitik" vaticana.



Il papa «sta bene, lo aspettiamo a Cassano», ha detto il segretario generale della Cei, e vescovo di Cassano allo Jonio, monsignor Nunzio Galantino. Quanto alla lieve indisposizione che ha messo un pò a riposo il pontefice nei giorni scorsi, Galantino dice: «Quando si mette un'agenda fitta fitta di appuntamenti poi bisogna tenere conto che debbono essere rispettati da una persona il cui fisico, anche per l'età, può avere dei lievi cedimenti». Il papa sarà a Cassano in visita pastorale sabato 21 giugno.