Il papa e la lettera all'autrice dei libri gender, il Vaticano: nessuna benedizione

Il papa e la lettera all'autrice dei libri gender, il Vaticano: nessuna benedizione
di Franca Giansoldati
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Venerdì 28 Agosto 2015, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 14:38
Nessuna benedizione alle teorie del gender, né tantomeno aperture verso le coppie gay. In Vaticano serpeggia parecchia irritazione per la “strumentalizzazione” di una lettera inviata dalla Segreteria di Stato a Francesca Pardi, fondatrice insieme alla sua compagna Maria Silvia Fiengo della casa editrice per l'infanzia 'Lo Stampatello' e autrice di libri 'gender' messi al bando dal sindaco di Venezia.



La Pardi ha riferito di avere scritto a Francesco a giugno per denunciare gli attacchi subìti negli anni, e di avere ricevuto come risposta un messaggio dalla Segreteria di Stato del Vaticano a firma monsignor Wells. «Mi ha auspicato ad andare avanti e mi ha impartito la benedizione», ha fatto sapere l'autrice di libri come "Piccolo Uovo", "Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme?" e "Qual è il segreto di papà?". Insomma una bella frittata. Visto che la notizia circolava sul web, creando non poco scompiglio tra i cattolici da tempo impegnati a contrastare la teoria del gender, la sala stampa vaticana è stata costretta a una brusca rettifica: “nessuna benedizione” alla Pardi.



“Si trattava di una risposta privata e quindi non destinata alla pubblicazione (cosa che purtroppo è avvenuta). Tuttavia in nessun modo la lettera intendeva avallare comportamenti e insegnamenti non consoni al Vangelo, anzi auspicava “una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani”. La benedizione del Papa nella chiusa della lettera è alla persona e non a eventuali insegnamenti non in linea con la dottrina della Chiesa sulla teoria del gender, che non è minimamente cambiata, come più volte ha ribadito anche recentemente il Santo Padre. Quindi è del tutto fuori luogo una strumentalizzazione del contenuto della lettera”.



Ogni giorno il Papa riceve due sacchi di lettere, senza contare le email, da fedeli di tutto il mondo, che vengono smistate a seconda delle competenze. Una mole di lavoro difficilmente gestibile e controllabile. E' facile poi che le lettere ricevute in risposta vengano divulgate, creando qualche malinteso i interpretazioni affrettate.

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