Papa Francesco durante l'Angelus: «La pace è sempre possibile, cerchiamola»

Papa Francesco durante l'Angelus: «La pace è sempre possibile, cerchiamola»
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Giovedì 1 Gennaio 2015, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:59
La «pace è sempre possibile, sempre possibile, e dobbiamo cercarla». Lo ha detto il Papa, parlando durante l'Angelus davanti a circa 50mila persone in piazza San Pietro nella Giornata mondiale della Pace, aggiungendo che «la preghiera è alla radice della pace, fa germogliare la pace».

A braccio Papa Francesco ha invitato a «implorare la

pace, leggo lì - ha detto indicando uno degli striscioni in piazza - 'la pace è sempre possibile, sempre possibile, dobbiamo cercarla, e di là 'la preghiera alla radice della pacè, ecco, la pace è possibile e la

preghiera fa germogliare la pace».



«Non più schiavi ma fratelli», ha ripetuto il Papa, citando il titolo del messaggio per la Giornata mondiale della pace: « non più schiavi perchè le guerre ci fanno schiavi tutti, siamo chiamati tutti a costruire secondo la propria responsabilità, e ricordate bene: la pace è sempre possibile e alla radice della pace c'è sempre la preghiera, preghiamo per la pace».



Anche prima e dopo l'Angelus il Papa ha interagito varie volte con la piazza. Tra l'altro ha fatto ripetere a tutti e per tre volte, come già aveva fatto in basilica durante la messa, «Santa madre di Dio», e ha

nuovamente raccontato ai presenti, come già in basilica, un episodio del Concilio di Efeso relativo a questa triplice acclamazione.



Papa Bergoglio è poi tornato su una questione a lui molto cara: il ricordo del giorno del proprio battesimo. «Vi domando nuovamente - ha detto sempre a braccio - chi di voi ricorda il giorno in cui è stato battezzato, la data? Chi di voi la ricorda? Alzate la mano, sono tanti ma non sono tanti, per quelli che non la ricordano darò un compito, cercare tale data e custodirla nel cuore, chiedere aiuto ai padrini e madrine, ai genitori, ai nonni, 'quale giorno sono stato battezzato?'. Fate questo - ha esortato - sarà bello per ringraziare Dio del dono del battesimo».



Poi, citando i rintocchi della campana Mater Dolens di Rovereto, che ricorda i caduti di tutte le guerre ha ripetuto «l'auspicio che mai più vi siano guerre, ma sempre desiderio e impegno di pace e di fraternità tra i popoli».



Il Pontefice ha poi salutato i pellegrini e ricordato la marcia nazionale che si è svolta ieri a Vicenza e la manifestazione "Pace in tutte le terre", promossa a Roma e in numerose città del mondo.



«Buon anno e per favore non dimenticate di pregare per me, buon pranzo e arrivederci», ha concluso, invitando poi i fedeli ad ascoltare il suono delle campane riprodotto anche dai maxischermi in piazza.