Papa Francesco all'Angelus: «L'umanità
costruisca ponti di comprensione e dialogo»

Papa Francesco all'Angelus: «L'umanità costruisca ponti di comprensione e dialogo»
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Domenica 9 Novembre 2014, 13:47
«La festa della dedicazione della Basilica Lateranense, invitandoci a meditare sulla comunione di tutte le Chiese, per analogia ci stimola a impegnarci perchè l'umanità possa superare le frontiere dell'inimicizia e dell'indifferenza, a costruire ponti di comprensione e di dialogo, per fare del mondo intero una famiglia di popoli riconciliati tra di loro, fraterni e solidali». La dedicazione. Così il Papa nella festa della dedicazione della cattedrale di Roma, «madre di tutte le chiese». «Con il termine madre - ha spiegato Francesco all'Angelus in Piazza San Pietro - ci si riferisce non tanto all'edificio sacro della Basilica, quanto all'opera dello Spirito Santo che in questo edificio si manifesta, fruttificando mediante il ministero del Vescovo di Roma, in tutte le comunità che permangono nell'unità con la Chiesa cui egli presiede». Questa unità «presenta il carattere di una famiglia universale - ha proseguito - e come nella famiglia c'è la madre, così anche la venerata cattedrale del Laterano fa da 'madrè alle chiese di tutte le comunità del mondo cattolico. Con questa festa, pertanto, professiamo, nell'unità della fede, il vincolo di comunione che tutte le Chiese locali, sparse sulla terra, hanno con la Chiesa di Roma e con il suo Vescovo, successore di Pietro».



Secondo il Pontefice, «l'edificio spirituale, la Chiesa comunità degli uomini santificati dal sangue di Cristo e dallo Spirito del Signore risorto, chiede a ciascuno di noi di essere coerente con il dono della fede e di compiere un cammino di testimonianza cristiana». Anche oggi la Chiesa «è chiamata ad essere nel mondo la comunità che, radicata in Cristo per mezzo del Battesimo, professa con umiltà e coraggio la fede in Lui, testimoniandola nella carità». E per Bergoglio, «a questa finalità essenziale devono essere ordinati anche gli elementi istituzionali, le strutture e gli organismi pastorali».



L'appello. Al suo appello a che l'umanità «possa superare le frontiere dell'inimicizia e dell'indifferenza» e «costruire ponti di comprensione e di dialogo», papa Francesco ha fatto quindi seguire la considerazione che «di questa nuova umanità la Chiesa stessa è segno ed anticipazione, quando vive e diffonde con la sua testimonianza in Vangelo, messaggio di speranza e di riconciliazione per tutti gli uomini».



Berlino. «Preghiamo - ha detto ancora Papa Francesco- perché, con l'aiuto del Signore e la collaborazione di tutti gli uomini di buona volontà, si diffonda sempre più una cultura dell'incontro, capace di far cadere tutti i muri che ancora dividono il mondo, e non accada più che persone innocenti siano perseguitate e perfino uccise a causa del loro credo e della loro religione. Dove c'è un muro, c'è chiusura di cuore. Servono ponti, non muri».



Sostegno alla agricoltura. Al termine del'Angelus, papa Francesco ha ricordato che oggi in Italia si celebra la Giornata del Ringraziamento, «che quest'anno ha per tema Nutrire il pianeta. Energia per la vità, con riferimento all'ormai prossimo Expo Milano 2015». «Mi unisco ai vescovi - ha detto il Papa - nell'auspicare un impegno rinnovato perchè a nessuno manchi il cibo quotidiano, che Dio dona per tutti». «Sono vicino al mondo dell'agricoltura, e incoraggio a coltivare la terra in modo sostenibile e solidale», ha aggiunto. «In tale contesto - ha detto ancora il Pontefice - si svolge a Roma la Giornata diocesana per la custodia del creato, un evento che intende promuovere stili di vita basati sul rispetto dell'ambiente, riaffermando l'alleanza tra l'uomo, custode del creato, e il suo Creatore».
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