sorridere e piangere spontaneamente. Quando li prendo in braccio alcuni sorridono altri mi vedono vestito di bianco, credono che io sia il medico arrivato a fargli il vaccino, e piangono".
"Noi spesso - ha detto ancora il Papa - abbiamo un sorriso che non e’ vivace, ma artificiale, da pagliaccio. Il nostro cuore perde questa capacità di sorridere e piangere. Ma loro, i bambini, possono restituirci questa capacità. Dovremmo chiederci se siamo capaci di piangere o se abbiamo perso questa capacità, o di sorridere spontaneamente”.
Nelle Catechesi precedenti il Papa aveva affrontato le diverse figure della vita familiare, madre, padre, nonni, fratelli, mentre oggi ha proseguito la serie parlando del grande dono che sono i bambini per l'umanità. "Anche i bambini possono essere considerati i grandi esclusi dalla società, perché a volte neppure li lasciano nascere". "In effetti" ha osservato il Papa, "da come sono trattati i bambini si può giudicare una società, non solo umanamente ma anche sociologicamente; se è una società schiava degli interessi economici".
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