Papa Francesco all'angelus: «Che brutta cosa i cristiani divisi, diavolo è padre divisioni»

Papa Francesco all'angelus: «Che brutta cosa i cristiani divisi, diavolo è padre divisioni»
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Domenica 25 Gennaio 2015, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 17:59
«Che brutta cosa che i cristiani siano divisi». Papa Francesco, all'Angelus in piazza San Pietro davanti a fedeli e pellegrini arrivati da tutto il mondo, invita a pregare affinchè i cristiani possano di nuovo trovare l'unione. «I nostri peccati - afferma Bergoglio a braccio -, la nostra storia, ci hanno divisi. Preghiamo che lo Spirito Santo ci unisca di nuovo».

Il Pontefice torna sul tema del maligno: «il diavolo è il padre delle divisioni, fa sempre guerre, fa tanto male». Da qui l'appello: «che la sete di Gesù diventi la nostra sete».



Prima dell'Angelus, il Papa ha commentato il Vangelo del giorno sull'inizio della predicazione di Gesù in Galilea. «San Marco sottolinea che Gesù cominciò a predicare dopo che Giovanni fu arrestato». «Proprio nel momento in cui la voce profetica del Battezzatore, che annunciava la venuta del Regno di Dio, viene messa a tacere da Erode, Gesù inizia a percorrere le strade della sua terra per portare a tutti, specialmente ai poveri, 'il Vangelo di Diò».



«L'annuncio di Gesù - dice il Papa - è simile a quello di Giovanni, con la differenza sostanziale che Gesù non indica più un altro che deve venire: è Lui stesso il compimento delle promesse; è Lui la 'buona notizià da credere, da accogliere e da comunicare agli uomini e alle donne di tutti i tempi, affinché anch'essi affidino a Lui la loro esistenza. Gesù Cristo in persona è la Parola vivente e operante nella storia: chi lo ascolta e lo segue entra nel Regno di Dio».



«Gesù è il compimento delle promesse divine perché è Colui che dona all'uomo lo Spirito Santo, l»acqua vivà che disseta il nostro cuore inquieto, assetato di vita, di amore, di libertà, di pace: assetato di Dio. Lo ha rivelato Egli stesso alla donna samaritana, incontrata presso il pozzo di Giacobbe, alla quale disse: 'Dammi da berè. Proprio queste parole di Cristo, rivolte alla Samaritana, hanno costituito il tema dell'annuale Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che oggi si conclude«, ricorda Bergoglio.



«Dio, facendosi uomo, ha fatto propria la nostra sete, non solo dell'acqua materiale, ma soprattutto la sete di una vita piena, libera dalla schiavitù del male e della morte. Nello stesso tempo, con la sua incarnazione Dio ha posto la sua sete nel cuore di un uomo: Gesù di Nazaret. Dunque, - osserva il Papa - nel cuore di Cristo si incontrano la sete umana e quella divina. E il desiderio dell'unità dei suoi discepoli appartiene a questa sete».



Quindi l'invocazione: «Che questa sete di Gesù diventi sempre più anche la nostra sete! Continuiamo, pertanto, a pregare e ad impegnarci per la piena unità dei discepoli di Cristo, nella certezza che Egli stesso è al nostro fianco e ci sostiene con la forza del suo Spirito affinché tale meta si avvicini».
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