I CAPPELLANI MILITARI
«La guerra lascia sempre un segno indelebile».
Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i Cappellani militari. La guerra «provoca sempre sofferenze, in chi la subisce, certo, ma anche in chi la combatte. La guerra infatti sfigura - ha sottolineato il Papa - i legami tra fratelli, tra nazioni; sfigura anche coloro che sono testimoni di tali atrocità».
«Non dobbiamo mai cedere alla tentazione di considerare l'altro solamente come un nemico da distruggere». Lo ha detto il Papa ai Cappellani militari, ribadendo che «in questo periodo stiamo vivendo in una terza guerra mondiale a pezzi». «Anche nel mezzo della lacerazione della guerra - ha detto ancora Papa Francesco - non dobbiamo mai stancarci di ricordare che ciascuno è immensamente sacro».
Il diritto umanitario che «si propone di salvaguardare i principi essenziali di umanità in un contesto, quello della guerra, che è in sè stesso disumanizzante» deve essere «diffuso e promosso tra tutti i militari e le forze armate, incluse quelle non statali, come pure tra il personale di sicurezza e di polizia». Lo ha detto il Papa nell'udienza con i Cappellani militari.
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