Stamattina il Papa, alla celebrazione delle sette, aveva parlato di martirio : “Vorrei esprimere un profondo e triste sentimento. Oggi ho letto dell’esecuzione di quei ventuno cristiani copti. Dicevano solamente: “Gesù aiutami!”. Sono stati assassinati per il solo fatto di essere cristiani. Il sangue dei nostri fratelli cristiani è una testimonianza che grida”.
Davanti alla strage dei 21 decapitati in Libia dai jihadisti affiliati allo Stato Islamico il Presidente Abdel Fattah al Sisi ha decretato il lutto nazionale. “Questa tragica vicenda – ha detto all'Agenzia vaticana Fides padre Hani Bakhoum Kiroulos, segretario del patriarcato copto cattolico - sta unendo tutto il Paese, cristiani e musulmani. Se puntavano a dividerci, il loro progetto è fallito. La dura condanna dell'università di Al Azhar (massimo centro teologico dell'islam sunnita, ndr) è stata immediata e senza appello. E anche la fulminea operazione militare dell'aviazione egiziana contro le basi dello Stato Islamico in Libia mostra che per il governo i cittadini egiziani sono tutti uguali, e che l'Egitto si sente colpito come nazione dal delirio sanguinario dei terroristi”.
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