Nel telegramma inviato dopo l'attentato a Saint-Quentin Fallavier, in Francia, il Papa «si associa con la preghiera alla pena delle persone vicine alle vittime e in particolare a quelli che hanno perso un essere caro.
Affida alla misericordia di Dio la persona che ha perso la vita» e «esprime la sua profonda vicinanza alle persone ferite e alle loro famiglie chiedendo al Signore di portare loro conforto e consolazione». «Profondamente rattristato per la tragica perdita di vite umane causata dall'attacco ad una moschea a Kuwait City», il Papa prega «per le vittime e per tutti coloro che hanno sofferto lutti». Nel telegramma inviato a nome del pontefice dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, nel deplorare «questi atti barbarici», Francesco chiede di far giungere la propria «vicinanza spirituale alle famiglie colpite in questo momento di dolore». Il Papa incoraggia il popolo kuwaitiano «a non scoraggiarsi di fronte al male» e invoca sulla nazione «l'amore consolatorio dell'Onnipotente».
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