Scuola, studenti e precari in piazza: «La grande bellezza siamo noi»

Scuola, studenti e precari in piazza: «La grande bellezza siamo noi»
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Venerdì 10 Ottobre 2014, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 17:14

Mobilitazione degli studenti in tutta Italia indetta dall'Udu (unione degli studenti universitari) e dalla Rete degli studenti sotto l'hashtag #10ottstudentiinpiazza.

La mobilitazione I ragazzi scendono in piazza «per chiedere una scuola, un'università, un Paese diverso, che non è certo quello del Jobs Act o dello Sblocca Italia, per dire che siamo noi la bellezza di questo Paese e che non possiamo più permetterci di vivere nella precarietà ed essere privati dei nostri diritti» sottolineano in una nota.

Le richieste Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli Universitari sottolinea che «il Premier non può usare la condizione giovanile come uno slogan fine a se stesso. È ora che la politica si prenda le sue responsabilità dando risposte reali ad una generazione precaria privata del proprio futuro.

La stessa generazione che domani sarà in piazza per dire che è la Grande Bellezza di questo Paese e che ha fame di diritti e cambiamento».

A Roma Si sono radunati a piazza della Repubblica arrivando fino al ministero dell'Istruzione migliaia tra studenti liceali (la maggioranza) e universitari, docenti, precari, sindacati di categoria in corteo a Roma (leggi).

Bologna Mattinata di proteste anche a Bologna con tre cortei studenteschi e un presidio degli insegnanti del sindacato Cobas. La manifestazione più corposa è quella organizzata dal collettivo Cas, partita alle 9 in punto da piazza XX Settembre: circa 200 studenti medi hanno sfilato lungo via Indipendenza e Irnerio, dove sono state imbrattate pensiline Tper contro il carotrasporti, poi c'è stato un blocco del traffico anche sui viali fra porta San Donato e porta San Vitale. Un altro centinaio di studenti, legati alle sigle Tpo e Link, sono partiti da piazza San Francesco e hanno invaso via Marconi.

Firenze Circa 2.000 studenti a Firenze. Al termine del corteo, snodatosi per il centro storico, una parte dei manifestanti è entrato nel liceo Macchiavelli-Capponi in piazza Frescobaldi, per occuparlo. La manifestazione lungo le vie del centro si è svolta senza problemi di ordine pubblico: una scritta è stata fatta sulla vetrina di una nota boutique, ma è stata prontamente cancellata. In Toscana ci sono stati cortei con centinaia di studenti anche a Pisa e a Pistoia.

Torino Si manifesta anche a Torino dove hanno bruciato quattro fantocci di cartone, raffiguranti Matteo Renzi, Stefania Giannini, Silvio Berlusconi e Maria Stella Gelmini. Si è concluso così, in piazza Castello, il corteo per le vie del capoluogo piemontese. Davanti al Teatro Regio, che la prossima settimana ospita il vertice sul welfare dei ministri europei, alcuni studenti a volto coperto hanno affisso lo striscione «rifiuta il copione, ribalta il vertice».

Palermo È partito dal concentramento di piazza Politeama il corteo organizzato dal Coordinamento Studenti Medi Palermo. Ad aprire il lungo serpentone uno striscione con su scritto: «#iononcisto, scuole azienda, privatizzazioni, presidi sceriffi, classi pollaio, scuole fatiscenti». Gli studenti hanno bloccato le vie del centro cittadino paralizzando completamente il traffico.

Bari «La scuola non si paga, la scuola non si vende»: c'era scritta questa frase sullo striscione che ha aperto il corteo di Bari. Non sono mancati slogan contro il premier e il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini. L'iniziativa si inserisce nella mobilitazione nazionale degli studenti indetta dell'Udu, contro la precarietà e per dire che «siamo noi la bellezza di questo Paese».

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