Scuola, la Giannini: «Contributo di 500 euro sarà dato in busta paga». A Firenze migliaia di prof contro la riforma

Scuola, la Giannini: «Contributo di 500 euro sarà dato in busta paga». A Firenze migliaia di prof contro la riforma
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Martedì 15 Settembre 2015, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 16:20
Il contributo di 500 euro netti per l'autoformazione dei docenti, previsto dalla legge sulla buona scuola, «sarà dato per quest'anno in busta paga, forse già a ottobre. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, a Zapping, su Radio Uno. Dal prossimo anno ci sarà la card del docente, con cui fare gli acquisti per la formazione.



Che 4 insegnanti su 5 di quelli assunti nella fase B abbiano scelto la supplenza annuale, ha detto il ministro, «me lo spiego e non lo critico», chiarendo che si è scelto di dare questa opportunità «per garantire continuità didattica quest'anno. Il pensiero è stato per gli studenti. Se non avessimo fatto così ci sarebbe stata una mobilità incontrollabile».



«La mobilità - ha aggiunto il ministro - verrà discussa nell'ambito della trattativa contrattuale e sindacale. È l'inizio - ha proseguito Stefania Giannini riferendosi al piano di assunzioni - di un processo fisiologico: usciamo dalla patologia ed entriamo nella fisiologia».




La Giannini ha poi sottolineato che il tetto del 30% di presenza di studenti stranieri in una classe «non è stato cancellato», ma «è stato superato» con la legge 107. Il ministro ha quindi ricordato che il problema non è il numero dei ragazzi in aula ma il fatto che con una scuola autonoma e flessibile ogni istituto scuola deve lavorare con insegnanti preparati e in grado di affrontare la situazione.



Firenze, migliaia di prof contro la riforma. Nemo propheta in patria? La città del premier Matteo Renzi, Firenze, è l'epicentro della protesta del personale della scuola contro la riforma voluta fortemente dal suo governo. Lo stesso Teatro Obihall dove Renzi festeggiò la vittoria nelle primarie 2013 stamani è stato affollato da docenti e personale Ata chiamati a raccolta dai sindacati per un'assemblea provinciale: 4.000 i partecipanti, hanno calcolato gli organizzatori. Tra loro non Agnese Renzi, regolarmente in cattedra all' istituto Balducci di Pontassieve: «Ognuno fa le sue scelte», ha commentato. E non i docenti della scuola Dino Compagni visitata dal sindaco Dario Nardella, da giorni in aspra polemica con i sindacati: «La protesta non deve gravare sulle spalle dei nostri ragazzi - ha detto - questo appello non è stato raccolto, questa è l'ennesima occasione persa».



Ma per i sindacati è il sindaco ad aver «perso il senso di terzietà che le istituzioni devono avere». Intanto il Miur, sulla scia delle polemiche sollevate sul numero dei docenti di sostegno, rende noto che questi sono aumentati dell'11%: erano 81.137, quest'anno sono 90.034. Sono poi «già 25.000, ad oggi, i posti in deroga» assegnati dal ministero per «rispondere ulteriormente alle esigenze degli alunni diversamente abili e delle loro famiglie. Numero destinato ad aumentare per le nuove certificazioni di disabilità o aggravamento che abitualmente arrivano subito dopo l'inizio delle lezioni».



La manifestazione di protesta a Firenze ha causato chiusure o riduzioni d'orario, per il primo giorno di scuola 2015/16, in due terzi delle scuole della provincia fiorentina: lo dicono i sindacati, che hanno usato un tono conciliante verso le critiche delle famiglie («Il motivo per cui siamo qui stamani è che ci sta a cuore la scuola dei loro figli»), e hanno riconosciuto che «la legge 107 esiste e va rispettata», puntando a muoversi nei margini concessi dalla riforma: «Stiamo proponendo delle delibere, e sostanzialmente un accordo, una condivisione, questa è la parola d'ordine». Proteste anche a Roma, con un blitz della Rete degli Studenti medi davanti alla sede del ministero dell'Istruzione: ma se qualcuno protesta, ha osservato il ministro Stefania Giannini, «tanti studenti sono in classe», per una scuola che ricomincia con «risorse in più e la volontà di adeguare il sistema scolastico ai tempi».



Il ministro, presentando alla Camera il progetto sul coding per insegnare agli alunni i rudimenti della programmazione con il pc, ha tra l'altro indicato come obiettivo quello di coinvolgere un milione di studenti nel prossimo anno scolastico, 3 milioni nell'arco di 5 anni. Il sottosegretario Gabriele Toccafondi, visitando un istituto alberghiero di Firenze, ha invece criticato le iniziative di protesta: «Gli unici che non cambiano marcia sono la sinistra e i sindacati». Posizione simile per i due senatori toscani del Pd Andrea Marcucci e Rosa Maria di Giorgi. Di Giorgi che, hanno rilevato i sindacati, da assessore a Firenze aveva partecipato a un'assemblea sindacale della scuola nel 2010, al primo giorno di lezioni.



Anche a Livorno il primo giorno di scuola è stato movimentato: le lezioni sono partite con tre ore di ritardo per un'assemblea sindacale e in altre province sono state annunciate iniziative per i prossimi giorni.
All'Isola del Giglio invece "sciopero" voluto dai genitori, domani, causa un solo insegnante per tre classi medie: «La "buona scuola" - ha commentato il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli - non ci ha neanche sfiorati, anzi, rischia di inficiare il regolare anno scolastico».
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