Oggi prova di italiano per 500 mila. I consigli agli studenti dell'ispettore del Miur: tranquilli e non copiate /Video

Oggi prova di italiano per 500 mila. I consigli agli studenti dell'ispettore del Miur: tranquilli e non copiate
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Martedì 17 Giugno 2014, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 14:07
Sono quasi cinquecentomila i ragazzi che sosterranno oggi affronteranno gli Esami di Stato conclusivi del II ciclo di istruzione.

Si comincia con lo scritto di italiano. Segue, domani, la seconda prova, diversa per tutti gli indirizzi ma preparata dal Ministero. Lunedì 23 giugno è in programma il terzo scritto, predisposto in questo caso dalle commissioni». Così una nota del Miur.



I consigli dell'ispettore Luciano Favini, che guida il pool di esperti che predispongono le prove da portare al Ministro







L'invio delle tracce avviene ormai da tre anni attraverso il cosiddetto plico telematico. Si tratta di 'buste' criptate recapitate per via informatica alle scuole. Per la loro apertura è necessaria una password che viene resa nota solo la mattina della prova. Negli scorsi giorni il Miur ha aperto un canale di comunicazione con i maturandi su twitter raccogliendo le loro emozioni pre-esame attraverso l'hashtag #quasimaturi.



I consigli del Ministro. «Dormite tranquilli, cena leggera e nessun alcolico. Arrivate nelle migliori condizioni fisiche. Dovete essere padroni di voi stessi». Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, rivolge un grande «in bocca al lupo» a tutti gli studenti in un video che sarà trasmesso questa sera in diretta streaming dal portale di Skuola.net. «Gestite la vostra dose di tensione, necessaria come in ogni esame. Per esperienza, con tutti gli esami che ho sostenuto, da studente e da docente universitaria, voglio dire ai maturandi che gli esami si dividono in due grandi categorie: quelli fatti per capire quanto il candidato sa e quelli per capire quanto il candidato non sa. Ecco l'esame di maturità - osserva il ministro - appartiene alla prima categoria». L'appuntamento di domani è un passaggio importante anche per il ministero. «Anche per noi - ammette il ministro - la Maturità è una prova forte, è una grande responsabilità sentita da tutti, non solo per i contenuti ma anche per l'organizzazione della prova. È l'occasione per dimostrare l'enorme lavoro che c'è alle spalle».



Sono 491.224 gli alunni che hanno presentato domanda per la partecipazione all'Esame di maturità. Di questi 469.374 sono candidati interni, 21.850 sono esterni. I candidati nelle scuole statali sono 445.912 e 45.312 nelle paritarie. Le commissioni impegnate nelle operazioni sono 12.105.



Secondo i primi dati che stanno affluendo dalle scuole la percentuale di non ammessi all'esame si attesta, ad oggi, attorno al 4,3%. Le tracce sono scelte dal ministro dell'Istruzione fra le proposte elaborate da un pool di esperti appartenenti al mondo della scuola. Le operazioni di predisposizione delle prove cominciano in autunno. La prima prova è lo scritto di italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio. Quattro le tipologie d'esame: analisi del testo, redazione di un articolo di giornale/saggio breve, tema di argomento storico, tema di ordine generale. I candidati hanno 6 ore per lo svolgimento. La seconda prova prevede Greco al Classico, Matematica allo Scientifico, Lingua straniera al Linguistico e Pedagogia per il liceo Pedagogico.



La terza prova - conclude il ministero - prevede una trattazione sintetica di non più di 5 argomenti, a quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40), a problemi a soluzione rapida (non più di due), fino allo sviluppo di un progetto o all'analisi di casi pratici e professionali (non più di due); è predisposta da ciascuna commissione sulle materie previste dal programma dell'ultimo anno e tenendo in considerazione delle indicazioni del Consiglio di classe».




Intanto, è proprio il caso di dirlo, la Maturità ha compiuto un vero e proprio miracolo: gli studenti vanno più spesso a Messa e si riscoprono improvvisamentecredenti. Addirittura 4 studenti su 10 sanno anche quale Santo pregare: in primis San Giuseppe da Copertino, protettore degli studenti. Poi c'è Santa Rita, protettrice delle cause impossibili. A rivelarlo, un sondaggio di Skuola.net a poche ore dal via alla Maturità.



BOOM DI FEDELI Quando lo studio e il ripasso non bastano per sentirsi sereni e sicuri, non resta che fare appello alla fede. Notti insonni, incubi e paure che stanno prendendo d’assalto mezzo milione di ragazzi ed ecco che, quasi la metà, si affida alla preghiera, riscoprendosi credente. Cresce infatti la quota dei fedeli tra i 460 mila ragazzi che, domani mattina, inizieranno l’esame di maturità. Secondo un sondaggio di Skuola.net su quasi 2600 maturandi, i credenti sono aumentati di un terzo passando dal 20 al 27%, tra questi c’è una quota dell’1,3% che dice di aver scoperto una nuova religione, al di fuori di quella cattolica. C’è anche una quota che ammette di affidarsi alle credenze popolari, soprattutto scaramantiche. Ma è la fede religiosa, ora, a tenere banco.



SANTINI IN TASCA Tra i fedelissimi dell’esame, infatti, uno su tre dice di aver riscoperto ora il culto religioso pur essendo sempre stato credente ma non praticante. Mentre il 32% ammettechiaramente di essersi riavvicinato alla fede proprio grazie all’esame di Stato 2014. Come simanifesta tutta questa fede? Uno su 5 ha sempre un santino o un oggetto di culto con sé, come una croce o un rosario, mentre un altro 20% assicura di pregare più spesso rispetto al passato.



ESAME, PER CARITA’ Ma non è tutto, tra i fedeli delle prove di maturità, un ragazzo su 5 pregherà per un caro che, dal cielo, lo ha sempre protetto per quel che riguarda i problemi scolastici. Uno su 10 è già stato in pellegrinaggio per assicurarsi una protezione divina mentre il 6% ha acceso un cero alla Madonna o al suo Santo protettore e un altro 6% sta facendo del bene al prossimo. Slanci inaspettati di carità cristiana, dettati soprattutto dalla paura dell’esame di maturità 2014: dureranno nel tempo o svaniranno con la pubblicazione dei voti finali? Tra tutti, c’è anche uno schietto 7% che spiega di tentare la strada della fede anche se poco convinto, ammettendo: “non ci credo ma non si sa mai…”.



TOTO-SANTO Non solo autori e tracce di maturità, il toto esame si gioca anche tra i santi a cui votarsi. Il più quotato, in queste ultimissime ore che precedono della prima prova di italiano, è sicuramente San Giuseppe da Copertino: il protettore degli studenti, invocato da un maturando su 5. Segue con il 13% delle preferenze Santa Rita, la protettrice delle cause impossibili: data la qualifica, si tratta probabilmente della schiera dei candidati più a rischio, quelli con i voti più bassi. Un maturando su 10 fa appello invece a Sant’Egidio, contro gli attacchi di panico, mentre il 6% temendo il blocco davanti alla commissione di maturità 2014 chiede l’aiuto di San Zaccaria, contro il mutismo.
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