Maturità, mercoledì via agli esami per 450mila studenti: l'orale la prova più temuta

Maturità, mercoledì via agli esami per 450mila studenti: l'orale la prova più temuta
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Sabato 14 Giugno 2014, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 12:20
Ultime notti insonni per gli oltre 450mila studenti che affronteranno l'Esame di Stato. Il conto alla rovescia, infatti è ormai agli sgoccioli. Ancora pochi giorni e verranno accantonati anche bignami, temari e manabili. Mercoledì con la prima prova, quella di italiano, prende il via l'esame di maturità edizione 2013-2014.



Gli studenti "chiamati" alla prova, quest'anno, sono 459.474. Tra questi, frequentano il liceo classico 52.764, lo scientifico 111.793, il linguistico 3.638, il pedagogico 37.845, il tecnico 158.438 e il professionale 76.882. Mentre nell'istruzione artistica sono 18.114 i ragazzi che frequentano l'ultimo anno.



A queste cifre vanno aggiunti i privatisti, che non vengono quindi conteggiati nelle classi attuali, e vanno sottratti tutti coloro che non sono stati ammessi agli esami. La prima prova scritta si terrà mercoledì 18 giugno 2014 alle ore 8.30. Come per gli altri anni la lo svolgimento della prima prova scritta prevede diverse opzioni tra cui il candidato potrà scegliere. La prova è rivolta «ad accertare la padronanza della lingua nella quale si svolge l'insegnamento» quindi l'italiano e consentirà all'allievo di scegliere tra diverse opzioni.



Accanto al «classico» tema «su argomento di ordine generale» o a carattere storico o letterario, si potrà optare per «l'analisi e commento di un testo letterario o non, in prosa o poesia», per la produzione di un articolo di giornale o di un saggio breve.



Nella prima giornata di prove i candidati dovranno anche comunicare il titolo dell'argomento o presentare la tesina prescelti per dare avvio al colloquio. La seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica si terrà il giorno successivo, giovedì 19 giugno sempre alle 8.30. Per gli esami nei licei artistici e negli istituti d'arte lo svolgimento della seconda prova continua, con esclusione del sabato, nei due giorni feriali seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti.



La seconda prova è quella specifica per il corso di studi ed ha come oggetto una delle materie che caratterizzano il corso di studio. Le materie previste per la seconda prova sono state annunciate agli studenti lo scorso 31 gennaio. Quest'anno i candidati si cimenteranno con il greco nei Greco al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Lingua straniera al Liceo linguistico, Pedagogia al liceo pedagogico.



Per gli Istituti tecnici e professionali «sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell'istituto».



Le materie scelte per alcuni indirizzi sono: Istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale; Istituto tecnico per geometri: Estimo; Istituto tecnico per il turismo: Tecnica turistica; Istituto tecnico industriale (elettronica e telecomunicazioni): Elettronica; Istituto tecnico industriale (elettrotecnica ed automazione): Elettrotecnica; Istituto tecnico industriale (informatica): Informatica generale e applicazioni tecnico-scientifiche. E ancora, Istituto professionale per agrotecnico: Economia agraria; Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione; Istituto professionale per i servizi sociali: Psicologia generale e applicata; Istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Tecnica della produzione e laboratorio. Per il settore artistico (Licei e Istituti d'arte) la materia oggetto di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (ad esempio architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria). La prova si svolge in tre giorni.



Nella scelta delle materie affidate ai commissari esterni è stato seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. Sono inoltre 122 gli istituti scolastici coinvolti nel progetto Esabac (erano 50 l'anno scorso), finalizzato al rilascio del doppio diploma italiano e francese ed attuato sulla base dell'Accordo Italo-Francese sottoscritto il 24 febbraio 2009. Per le prime due prove scritte le tracce sono quelle indicate dal Ministero, mentre la terza prova, ha carattere pluridisciplinare ed ha l'obiettivo di verificare le conoscenze sulle diverse materie di insegnamento.



Sono previste diverse tipologie: trattazione sintetica, non più di cinque argomenti; quesiti a risposta singola, da 10 a 15; quesiti a risposta multipla, da 30 a 40; problemi scientifici a soluzione rapida, non più di due; casi pratici o professionali, non più di due; un progetto. Questa prova, a differenza delle altre due è elaborata dalla commissione esaminatrice. La data degli "orali", i cosiddetti colloqui, è stabilita, invece, da ciascuna commissione al termine della correzione e valutazione degli scritti e dei fascicoli relativi ai candidati.



Ma già il primo giorno degli esami il candidato, su richiesta del presidente della commissione, dovrà comunicare «il titolo o presentare l'esperienza di ricerca o di progetto, anche in forma multimediale, prescelti per dare inizio al colloquio». La prova, infatti, ha inizio con un argomento scelto dal candidato. Il colloquio si svolgerà in un'unica soluzione. Sarà l'argomento scelto dallo studente il primo argomento della prova che proseguirà, quindi, vertendo su quelli proposti dal candidato attinenti «ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso».



Per la valutazione degli scritti i candidati hanno a disposizione in tutto 45 punti. In pratica, una prova scritta per essere sufficiente deve ottenere almeno dieci punti, sino ad un massimo di 15. Il punteggio delle prove scritte deve essere pubblicato almeno due giorni prima dell'inizio del colloqui. Per questi ultimi la commissione dispone di un punteggio massimo di 35 punti, al colloquio giudicato sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 22.



La Commissione, una volta conclusi gli orali, avvierà la valutazione assegnando il voto finale (la somma dei punti ottenuti agli scritti e al colloquio e dei punti acquisiti con il meccanismo dei crediti scolastici). Fermo restando il punteggio massimo di 100 la commissione può «motivatamente» integrare il punteggio sino ad un massimo di cinque punti ove il candidato abbia ottenuto un credito di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove di almeno 70 punti.




L'orale la prova più temuta. Inutile negarlo, la vera grande paura di tutti i maturandi è l'esame orale. Quello in cui, per la prima volta nella loro vita, si dovranno ritrovare alle prese con uno schieramento di prof, ciascuno per materia e per la maggior parte sconosciuti. Praticamente, negli incubi peggiori, la commissione d'esame appare come un "plotone d'esecuzione" davanti a cui sedersi cercando peraltro di mantenere la giusta calma. Ma perché tanti timori?



Lo ha chiesto Skuola.net ai suoi lettori ed ecco come hanno risposto.Percentuali altissime per i ragazzi che ammettono di aver paura della prova orale, più di qualunque altra: sono ben 7 su dieci. Trascorreranno quindi le prove scritte pensando principalmente al fatidico giorno dell'interrogazione. La paura maggiore? Quella di poter incappare in un'infinita vastità di domande possibili. Così com'è strutturato l'esame di maturità, infatti, consente al prof di spaziare su tutto il programma.



Per 4 maturandi su 10, sarebbe importante avere maggiore abitudine a parlare davanti ad altre persone. Questo l'esercizio necessario per vincere la paura. Ma nelle scuole questo tipo di simulazione non viene fatta: diverso il discorso invece per le varie tipologie di scritti che, durante l'anno, vengono sottoposti agli studenti. Una buona fetta di studenti, il 20%, assicura che conoscere le tecniche per gestire l'ansia aiuterebbe in sede di esame. E allora un ragazzo su 4 vorrebbe che la scuola organizzasse corsi di gestione dell'ansia e della paura mentre uno su tre vorrebbe seguire incontri per la comunicazione, l'espressione e la persuasione. Un aiuto in più che, di pari passo con la didattica, potrebbe far arrivare i maturandi all'esame con maggior serenità.
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