Eterologa, ipotesi rimborsi per i donatori:
Nessun limite d'età per i genitori

Eterologa, ipotesi rimborsi per i donatori: Nessun limite d'età per i genitori
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Sabato 26 Luglio 2014, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 01:01
Forme di rimborsabilita per gratificare l'atto della donazione di gameti o ovociti, che potranno eventualmente tradursi in uno sconto al ticket

che le Regioni potrebbero prevedere per l'eterologa, ma anche in forme di rimborso analoghe a quelle oggi previste per la donazione di sangue o midollo, pari in quest'ultimo caso a circa 1000 euro. È questa, secondo quanto si apprende, una delle indicazioni proposte dal gruppo di esperti nominato dal ministero della Salute, in vista delle linee guida sull'eterologa.



Nessun limite d'età per gli aspiranti genitori Non sono in arrivo limiti di età per gli aspiranti genitori che intendono ricorrere alle tecniche di fecondazione eterologa. Lo precisa il ministero della Salute, in merito alle notizie di stampa apparse oggi. «Il gruppo di lavoro costituito presso il ministero della Salute non ha mai discusso del limite d'età dei soggetti riceventi - sottolinea una nota diffusa dal dicastero di Beatrice Lorenzin - ma, confrontandosi con le esperienze degli altri Paesi europei, sull'eventuale limite d'età dei donatori».



«Ci deve essere stato un fraintendimento: chiaramente, parlando di fecondazione eterologa, ci siamo occupati dell'età dei donatori. Che in Europa sono già state fissate dai vari Paesi che consentono questa tecnica: l'idea è che non possano donare i gameti donne con più di 35 anni e uomini over 40-45». Lo chiarisce Luca Gianaroli, direttore scientifico della Società italiana studi di medicina della riproduzione (Sismer) e componente del gruppo di lavoro sulla fecondazione eterologa convocato dal ministero della Salute, e che ha appena concluso il suo lavoro, dopo le notizie circolate in queste ore. «Limiti pensati perché nelle donne, dopo quella età, la qualità della cellula uovo peggiora, tanto che si consiglia di fare un'amnio o una villocentesi alle future mamme che restano incinte dopo i 35 anni. E anche la qualità del liquido seminale si deteriora dopo una determinata età, con qualche aumento del rischio di patologie fetali. In questo caso il limite si fissa in Europa tra i 40 e i 45 anni».



«Quanto ai riceventi, ovvero i futuri genitori - prosegue Gianaroli - la legge 40, che è tutt'ora in vigore, è già molto chiara. Stabilisce, infatti, che l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita è consentito alle coppie in età fertile. Il limite oltre il quale si riesce a concepire naturalmente è di 48-49 anni per le donne», e dunque questo è il 'palettò già fissato dalla legge 40.