Umberto Bossi: «Alleati con Silvio? Non ora. E Salvini è solo un ragazzo»

Umberto Bossi
di Sonia Oranges
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Mercoledì 11 Giugno 2014, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 08:43
Liquida Matteo Salvini con un gesto della mano un po’ stizzito, minimizza ad arte il risultato elettorale del Carroccio, ma guarda al futuro con aria sorniona, rinviando il quadro degli accordi e delle alleanze che potrebbero riportare i padani in asse con Silvio Berlusconi. Che, in un modo o nell’altro, il fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, continua a difendere.



Bossi, il risultato elettorale è stato soddisfacente per la Lega. Contento?

«Appena, appena. Non esageriamo».



Salvini non ha lavorato bene?

«Si è dato un gran da fare, ha corso di qua e di là. Un’agitazione che però è servita a vincere. Abbastanza, almeno».



Si candida a guidare il centrodestra.

«Suvvia, Salvini è solamente un ragazzo, ora addirittura leader del centrodestra...».



Ma allora qual è la prospettiva del centrodestra?

«La verità è che ci siamo messi in trappola da soli, sia in Europa sia a Roma. Un processo cominciato sin da quando, nel 2001, abbiamo cambiato la Costituzione e al contempo ci siamo legati a doppio filo con Bruxelles. Una china che ci ha portati dritti dritti al fiscal compact. Ci hanno scaricato addosso il problema del debito pubblico e hanno fatto fuori Berlusconi che mai e poi mai avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani, come invece ha fatto Mario Monti, tassando il bene più importante per gli italiani, la casa. Nemmeno questo, però, è bastato e allora hanno accollato sulle spalle degli italiani pure il fiscal compact».



A questo punto pare probabile un’alleanza con la rinata Forza Italia?

«Mah. Adesso come adesso le elezioni sono talmente distanti, lontane che il problema non si pone. In alcuna maniera. Certo, quando si parlerà del prossimo voto politico, può darsi che si profili un’alleanza di questo genere, una coalizione che ci veda assieme. Ma per ora non vedo davvero una sola ragione per mettere la questione all’ordine del giorno».



Anche perché per ora Berlusconi dialoga con Renzi a proposito delle riforme.

«Renzi non è capace di creare posti di lavoro. Punto. La questione importante è tutta qui. Lasciamo perdere le riforme».



A Padova, comunque, l’unione nel centrodestra ha fatto vincere il candidato sindaco leghista Massimo Bitonci.

«La Lega è riuscita a raccogliere tutti i voti del centrodestra perché a Padova aveva messo in campo un candidato forte. Pensare che non è nemmeno di Padova, bensì di Cittadella! E’ con i candidati forti che si vince, prima ancora che con le alleanze».



Significa che vince il nuovo?

«Assolutamente no. Quelli che vincono di più, sono i sindaci uscenti, e poi non ci sono formule fisse che garantiscono la vittoria. L’importante è che tutti dimostrino di sapersi rinnovare».
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