Tor Sapienza, senatrice M5S Paola Taverna contestata dai cittadini: «Te ne devi annà»

Tor Sapienza, senatrice M5S Paola Taverna contestata dai cittadini: «Te ne devi annà»
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Martedì 18 Novembre 2014, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 13:23
«Se dovessi andare in giro a ricevere applausi manovrati dalla claque e stringere le mani a controfigure mi chiamerei Renzi, invece mi chiamo Paola Taverna e capisco la rabbia delle persone che ho incontrato oggi, non la cavalco e non vado a fare campagna elettorale». Lo scrive la senatrice M5S, Paola Taverna, che rivendica il la sua presenza a Tor Sapienza pur essendo stata contestata.



«Te ne devi annà, te ne devi proprio annà», dice urlando con forte accento romano una signora in strada a Tor Sapienza rivolgendosi a Paola Taverna come si vede in un video andato in onda a Piazzapulita, su La7. «Noi non vogliamo esponenti politici», aggiunge poco dopo un uomo. La senatrice tenta di difendersi dicendo che abita in un quartiere poco distante, al Quarticciolo, e che è venuta a Tor sapienza per cercare di aiutare a risolvere i problemi. «Ma scusa ma fino a lunedì 'ndostavi?», continua il contestatore. Io voglio la gente del quartiere, tu sei Movimento 5 stelle. Qua - continau l'uomo - è stata cacciata via la Meloni, Borghezio, qua nun volemo politica».



«Se dovessi andare in giro a ricevere applausi manovrati dalla claque e stringere le mani a controfigure mi chiamerei Renzi, invece mi chiamo Paola Taverna e capisco la rabbia delle persone che ho incontrato oggi, non la cavalco e non vado a fare campagna elettorale», scrive all'indomani delle contestazioni a Tor Pignattara sul blog di Beppe Grillo la senatrice, uno dei volti più noti del Movimento.



«Me ne frego - incalza - se dopo due ore che ho parlato con decine di persone, tutto quello che passerà sui giornali saranno due controfigure che mi contestano. Ho mani libere e coscienza pulita tanto da sapere di non avere responsabilità se oggi le periferie sono abbandonate a se stesse. Sono entrata in quei palazzi proprio per questo ma il sistema tanto perfetto ha fatto si che oggi nella stessa periferia che mi ha visto crescere io venga percepita come una "politica"».



«Quando si spegneranno i riflettori, quando qualche comitato avrà garantito il nome di pochi nella prossima lista, quando Tor sapienza verrà dimenticata, come Quarticciolo, come Tor Pignattara avrò modo di incontrare chi ha veramente voglia di cambiare questo paese» si ripromette la senatrice che avverte: «Se credono che chi era lì oggi per garantire l'incontro di domani con Marino possa scoraggiarmi dal mio sogno di cambiare questo sistema vuol dire che non ci conoscono ancora. Tempo al tempo... i 1000 gg di Renzi sveleranno tante cose. Cittadini con l'elmetto dentro le istituzioni altro che politici».

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