Strage migranti, Renzi: «Azione mirata con Ue contro gli scafisti, sono nuovi schiavisti»

Strage migranti, Renzi: «Azione mirata con Ue contro gli scafisti, sono nuovi schiavisti»
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Lunedì 20 Aprile 2015, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 16:31
«Dire che gli scafisti sono i nuovi schiavisti non è un'espressione a effetto. Tre o quattro secoli fa uomini senza scrupoli facevano commercio di vite umane: sta accadendo esattamente la stessa cosa». Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con il maltese Joseph Muscat.



«Contro gli scafisti è possibile un'operazione condivisa in Europa, ma mirata. Ci sono tutte le condizioni per farlo», aveva detto in mattinata a Rtl. Renzi propone «interventi mirati sugli scafisti, persone che vanno affidate alla giustizia. L'Italia ne ha arrestati 976, possibile lo facciamo solo noi?», si è chiesto. «Io ho chiesto che l'Europa giovedì, dopo aver fatto riunioni su tutto, anche sul pesce palla, dedichi un Consiglio europeo al problema dei migranti», ha continuato il premier.



«Venti anni fa abbiamo chiuso gli occhi davanti a Srebrenica, oggi non possiamo chiudere più gli occhi e ricordarci di certi eventi solo per le commemorazioni», ha sottolienato. «Dobbiamo evitare che le persone siano schiavizzate: non possiamo pensare di dargliela vinta, avremmo una responsabilità verso la storia», aggiunge.



Il premier, parlando della strage dei migranti nel canale di sicilia, ha poi detto che «Malta ha dato la disponibilità ad assumere i primi cadaveri, il governo di Tripoli ha dato disponibilità, se troveremo la nave, ad accogliere le altre salme».



«La magistratura sta indagando per capire se lo scafista è tra i sopravvissuti» del naufragio, ha proseguito, sottolineando l'impegno profuso per trovare e arrestare lo scafista.



«Penso che il Consiglio europeo potrà tenere una posizione unanime e condivisa» sui temi della Libia e dell'immigrazione, ha detto ancora Renzi, raccontando di aver sentito ieri anche Angela Merkel e Alexis Tsipras, tra gli altri leader europei.



«All'Europa chiediamo di affrontare il tema della Libia in modo più serio rispetto al passato», ha aggiunto il premier. «Bisogna risolvere alla radice il problema della Libia».



«Il blocco navale in acque internazionali significa far fare il taxi agli scafisti. Lo si dica a chi lo propone», h aggiunto Renzi. «Diverso il ragionamento - ha aggiunge il premier - se potessimo farlo in acque territoriali libiche. Ma ci vuole un accordo internazionale, e soprattutto un accordo con il governo libico, che tuttavia è diviso. O altrimenti dovremo dichiarare guerra, ma si può fare?».



«In questo momento in Libia intervenire con forze internazionali in terra ferma è un rischio assolutamente eccessivo», ha poi proseguito Renzi. «Non possiamo pensare di mandare decine di migliaia di uomini senza una strategia, sull'onda del'emozione. Escludo la possibilità della presenza di uomini di terra, in questo momento».



«È vero che c'è stato qualcuno che ha fatto lo sciacallo. Ma Berlusconi ha detto cose molto più sagge di Salvini. È giusto dirlo», ha poi riconosciuto il premier. «Ci sono politici che fanno polemiche per prendere un voto», ha aggiunto.



«L'escalation dei viaggi della morte è il segno che siamo in presenza di un'organizzazione criminale che sta facendo tanti soldi e rovinando tante vite. Il nostro Paese non può consentire che si faccia commercio di vite umane e noi li prenderemo. Questo chiediamo alla comunità internazionale», ha aggiunto il premier. «Alla comunità internazionale chiediamo di considerare una priorità il fatto di assicurare questi criminali alla giustizia». Ora, ha poi aggiunto il premier parlando della necessità di «bloccare il racket della morte, se esiste un impegno internazionale o no a fare quello che l'Italia sta già facendo: ne abbiamo arrestati 1002». E spero, ha aggiunto, che lo scafista responsabile del naufragio nel canale di Sicilia «possa essere presto identificato».



Con Renzi si è schierato anche Barack Obama: «Insieme al premier italiano Matteo Renzi lavorerò più intensamente insieme per contrastare le minacce che arrivano dalla Libia», ha dichiarato.