Renzi, oggi la fiducia: «Sarà lotta alla burocrazia». E sente Merkel

Renzi e Delrio
di Diodato Pirone
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 12:13
Mattiniero com’ sua abitudine, Matteo Renzi ha avviato la sua prima domenica da presidente del Consiglio alle 8.03 con un tweet lanciato in rete dalla sua abitazione di Pontassieve, in provincia di Firenze. Messaggio semplice e chiaro: Oggi con Graziano Delrio sui dossier. Metodo, metodo, metodo. Non annunci spot, ma visione alta e concretezza da sindaci». E infine l’hashtag: #buonadomenica.



Dopo una mattinata dedicata alla famiglia e alla messa di Don Luciano che ha seguito con la moglie Agnese e la figlia più piccola, Ester, alle tre è partito per Roma a bordo di un’Alfa Romeo. A Palazzo Chigi Renzi ha tenuto una lunga riunione con Delrio inframezzata da una telefonata con la cancelliera Merkel alla vigilia del vertice italo-tedesco di Berlino in programma per il prossimo 17 marzo. La Cancelliera gli ha fatto ovviamente gli auguri e i due hanno anche parlato del futuro dell’Europa. Altra telefonata di peso quella con il premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla quale non sono trapelati dettagli. I colloqui telefonici non hanno certo impedito al premier e a Delrio di preparare il discorso della fiducia prevista stasera al Senato e di mettere a fuoco i primi dossier.



PAUSE

In mattinata Renzi si era concesso un’altra pausa su twitter rispondendo anche a semplici messaggi dei suoi fans. A Giuliana che gli aveva scritto dicendosi di «sentire una grande responsabilità poiché ti ho sempre sostenuto», Renzi ha risposto così: «Mi piace. Chi ci ha sempre aiutato, oggi vive questa sfida come una sfida anche personale. Bello! Grazie». «Ok, apprezzo l’impegno - scrive Vittorio a Renzi e Delrio - ma ricordate che in 2 avete 2 mogli e 12 figli! Pensate anche a loro». «Vero. Ottima riflessione - è la replica del presidente del Consiglio - Aggiungo che Graziano in questo campo ha maggioranza e quorum anche da solo», dal momento che ha nove figli.



Sul tema giustizia poi Renzi garantisce che sul tavolo c'è «il lavoro preparato da Nicola Gratteri e dal suo team, uno dei dossier più interessanti». Capitolo spending review: a chi gli ricorda il lavoro di Cottarelli per trovare risorse per giovani e impresa dice che il «dossier è sul tavolo. Aspettiamo il giuramento del ministro Padoan e ci lavoriamo». Altra questione è lo stop ai decreti omnibus e la garanzia a di rapide decisioni. «Non so se è il primo punto del programma di governo - replica il premier - ma certo sì».



Sulle tasse: «Nella mia esperienza di amministratore le tasse le ho sempre ridotte. Niente promesse, ma ci proveremo». Sull'agenda digitale, ripete che gli italiani resteranno «sorpresi». E poi attacca: «Quella della burocrazia è la madre di tutte le battaglie. Significa cambiare mentalità, tutti». Botta e risposta concluso con un nuovo tweet del neo-premier: «Mi fermo qui. Altrimenti passo la domenica su Twitter - ha concluso poi Renzi - Ma in settimana, dopo la fiducia, riprendiamo il #matteorisponde», l'appuntamento inaugurato durante le primarie per la segreteria del Pd.



A riscaldare il clima pomeridiano a Palazzo Chigi ci ha pensato il sottosegretario Delrio che in una intervista a In Mezz’ora, il programma di RaiTre condotto da Lucia Annunziata si è lasciato andare a dichiarazionI poco diplomatiche sui Bot. «Se una signora anziana ha 100 mila euro di Buoni del Tesoro e gliene tolgo 30 non vedo la differenza. Dobbiamo invece abbassare le tasse su redditi bassi per aumentare i consumi». Parole generiche ma tanto è bastato per dar fuoco alle polveri delle opposizioni e ai primi mugugni della maggioranza. Esplicito Renato Schifani (Ncd): «Non si pu più procedere con l’aumento della pressione fiscale». Nulla di preoccupante per Renzi che ieri sera ha chiuso la giornata dormendo nell’appartamento di Palazzo Chigi. Sua nuova residenza.
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