Renzi: «Verdini? Chi vota le riforme aiuta l'Italia». E lui: «Coalizioni servono»

Renzi: «Verdini? Chi vota le riforme aiuta l'Italia». E lui: «Coalizioni servono»
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Domenica 4 Ottobre 2015, 15:02 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 16:41

«Non so come sono andati fatti, c'è un Giurì, ma se Barani ha fatto gesti di quel tipo, ha sbagliato». Così il leader di Ala, Denis Verdini, a "L'intervista" di Maria Latella su SkyTg24, sul presunto gesto osceno rivolto a Barbara Lezzi del M5S dal senatore Lucio Barani. «Barani è una persona perbene, se ha fatto quel gesto prenderà lui le sue decisioni», ha aggiunto Verdini.

Verdini ha quindi spiegato: «La storia nasce dai risultati elettorali del febbraio 2013 che hanno detto o elezioni o legislatura costituente.

E ricordo che al Senato non c'è una maggioranza».

Il senatore ha assicurato che non è in atto «Nessuna campagna acquisti» per Ala. «Berlusconi è una rockstar e non rimane solo. È lucido e decide tutto lui», ha specificato, «Con Renzi non ci siamo scelti» ma in questo scenario «le coalizioni servono».

Quando Maria Latella gli ha domandato del sondaggio che punisce di 7 punti un Pd alleato con Ala, Verdini ha risposto: «Sondare ciò che non c'è è difficile: lasciamo perdere i sondaggi. La sociologia dice altro, lasciamo perdere i sondaggi che sono difficili anche quando si sonda ciò che c'è».

Il senatore ha affermato: «Non ci piace il populismo alla Salvini né la sinistra radicale, che ha piedi nel presente e la testa nel passato. Per questo abbiamo la presunzione di costruire un "centro" moderato che possa votare liberamente a destra e sinistra».

Sulle voci che affermavano che avesse un passato da macellaio, Verdini ha risposto: «Non ho mai fatto il macellaio, anche se da giovane facevo la contabilità a dei portatori di carne. Forse deriva dal mio carattere di tagliatore di teste», ha raccontato, scherzando poi anche sulle banconote lanciate dai 5 Stelle in Aula a significare che i senatori di Ala si fossero "venduti" a Renzi: «i falsi non mi interessano,se fossero stati veri me li sarei presi!».

Denis Verdini ha chiuso la sua intervista canticchiando una canzoncina in diretta Sky tutta dedicata alla volatilità delle maggioranze e al Pd: «La maggioranza sai... è come il vento e rischia di finire in Migliavacca quando Gotor si sveglia e s'inc...», ha intonato Verdini in un personale riarrangiamento della nota canzone «la lontananza» di Domenico Modugno.

Il commento del premier

«Denis Verdini e i suoi senatori sono «un gruppo di persone che sta facendo una scelta utile per l'Italia, non ho dubbi. Io la vedo così». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, rispondendo alle domande di Lucia Annunziata a In mezz'ora su Raitre.

«A destra - ha spiegato Renzi - c'è una situazione talmente divisa, frammentaria, che credo sia ingiusto porre il problema ai senatori di Verdini, lo trovo allucinante. Sarà un problema di Berlusconi, piuttosto» aver cambiato idea. «I senatori che stanno con Verdini le riforme le avevano già votate - ricorda - l'incoerenza è di chi ha cambiato idea. La vera notizia e che si rifanno le riforme in Italia dopo 70 anni e che il paese riparte».

«Chi appoggia le riforme sta aiutando l'Italia», ha aggiunto il premier, con l'auspico «che, grazie anche alla nuova legge elettorale, il Pd prenda voti sufficienti per governare da solo», senza pezzi del centrodestra.

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