Renzi pop in tv: «Il futuro presidente? Saggio, non polemico e capace di unire»

Renzi pop in tv: «Il futuro presidente? Saggio, non polemico e capace di unire»
di Mario Ajello
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Sabato 20 Dicembre 2014, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 10:35

Natalizio e nazional-popolare. Matteo Renzi, non vestito da Fonzie e neppure da Santa Claus, ma in abito nero molto istituzionale con camicia bianca e cravatta scura, arriva nello show da prima serata di Rai Uno, condotto da Antonella Clerici e da Bruno Vespa, tra recite delle letterine di Natale dei bimbi, canzoni simil-rock e tanti discorsi di cibo in vista dell'Expo milanese sull'alimentazione a cui è dedicato l'evento tivvù.

In una atmosfera così, Matteo - «Chiamatemi Matteo», dice ai pupi che lo intervistano - traccia l'identikit molto semplice, ad uso degli adolescenti e del pubblico generalista da venerdì sera, del futuro Capo dello Stato che gli piacerebbe avere dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano.

IL SUCCESSORE

«Il presidente della Repubblica dev'essere - assicura Matteo - una persona non polemica, un tipo saggio, uno che unisce l'Italia e che rappresenta tutti.

Insomma, il contrario di me». La platea e il palcoscenico, tra un brindisi e l'altro, tra uno chef che magnifica le proprie creazioni e i Modà che cantano così così, pendono dalle labbra del capo del governo. Lo applaudono più volte. E riecco Renzi: «I parlamentari lo eleggeranno presto il nuovo presidente. Non ci metteranno tanto tempo. Non staranno lì chissà quanto a votare. Ci farei una scommessa sul fatto che tutto sarà veloce». Vespa assume l'aria dubitativa, ma vabbè. «Vorresti farci una scommessa su questo?», dice a Renzi. E lui: «Le scommesse....». Vespa: «Non scommetti perchè con me hai già perso una volta». Matteo sorride. E passa oltre: «Ma non roviniamo la serata parlando di politica».

Il dato da registrare è che, comunque, Renzi e i renziani per questo Natale stanno puntando sul format nazional-popolare, quello a loro modo di pensare più capace di bucare l'immaginario collettivo di un Paese che vuole essere rassicurato. Per esempio vedendo in tivvù la ministra Maria Elena Boschi ridotta a statuetta da presepe napoletano - dove naturalmente fa la parte della Madonna - e lei vede la sua effigie modello natività e sorride davanti alle telecamere. Per non dire di Matteo Orfini, che invece ha puntato sulla musica chitarrosa e ha tentato di rivolgersi l'altro giorno ai più giovani. Cantando con il karaoke un pezzo dei Pearl Jam, a Radio Rock. Ma riecco Matteo, tra i cori di «Bianco Natal...». «Da grandi - dice il premier ai piccini in questo «Mondo da amare», titolo della trasmissione - la politica la farete anche voi, anche solo votando».

Poi aggiunge, con riferimento al suo impegno in politica: «A me mi buttano fuori presto, mi rottameranno». Chissà se i bimbi hanno capito che cosa significa «rottamare». «Renzi, all'età vostra, già puntava a Palazzo Chigi», dice Vespa ai piccoli. E Matteo: «Sì, vabbè». E intanto si è lanciato in un elogio dell'ottimismo: «I problemi ci sono, ma l'Italia ce la farà». E via su questo tenore: «Noi siamo più grandi di quello che pensiamo. Non sappiamo fotografare noi stessi, non siamo bravi a farci i selfie: veniamo sbiaditi nell'immagine dell'autoscatto».

L'Expo, nella conversazione sua e degli altri ospiti, dovrà essere la grande occasione per dimostrare la buona politica - «Non tuta la politica è corrotta» - e metterci a fuoco nella nostra forza. In platea si tocca ferro. E riprendono i coretti dello show.