A noi servono le raccomandazioni se c' un'ideale politico, un afflato alto, la voglia di cambiare il mondo. Se devo stare dentro un'organizzazione di burocrati, ne ho talmente tanti a casa mia che non ho bisogno dell'Europa. L'Europa dev'essere il posto di risposta politica». E' quanto ha dichiarato il premier Matteo Renzi in un'intervista alla tv toscana Rtv 38.
«Le cose che ha detto il governatore Draghi, che sono state oggetto di una polemica estiva, sono cose di buonsenso. Lui ha detto che chi fa le riforme e cambia le cose che bisogna cambiare, e l'Italia ne ha tanto bisogno, ha il dovere di mettere in campo tutti gli strumenti di flessibilità che ci sono. Noi rispettiamo la regola del 3% e la rispetteremo ma diciamo che l'Europa non può essere soltanto tagli, vincoli e spread», ha insistito Renzi.
«Si sono arrabbiati i sindacati, li lasci fare, tanto si arrabbiano sempre», ha poi ripetuto il premier rispondendo a una domanda sull'annuncio di un autunno caldo da parte dei sindacati.
«C'è chi dice che la misura degli 80 euro non ha incentivato i consumi, non è vero. Perché l'analisi dei consumi segna un'inversione rispetto al passato. Gli 80 euro sono il simbolo di un'idea. Anche autorevoli economisti dicono che bisogna ridurre i salari, io non sono d'accordo, l'Italia non può ridurre il salario del metalmeccanico per far concorrenza al paese vicino o a quello lontano», ha detto ancora il presidente del Consiglio. «Aver dato 80 euro al metalmeccanico e all'insegnante - ha aggiunto - ha significato dire "noi su di voi scommettiamo". Gli 80 euro saranno confermati, ci saranno per il prossimo anno e per quelli successivi ancora».
Renzi parla poi delle Feste dell'Unità che vanno fatte e non rottamate e dice: «Spero che nelle feste dell'Unità il Pd possa fare capire che se abbiamo preso il 41 per cento l'abbiamo preso perché ci ha votato quello che andava alle feste dell'Unità e quello che non vi ha mai messo piede, non intende metterci piede ma dice stavolta voto per il Pd. A questa gente bisogna dare risposte. Non servono più i chicchirullò, servono risposte».