Atterraggio d'emergenza per Renzi in elicottero

Atterraggio d'emergenza per Renzi in elicottero
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Martedì 3 Marzo 2015, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 18:55

Il premier Matteo Renzi rientra da Firenze a Roma in elicottero, il velivolo è costretto a scendere a metà strada, su un campo da calcetto vicino ad Arezzo, e subito decollano le polemiche.

L'atterraggio forzato è stato fatto in piena rotta verso la Capitale. Sono rimasti tutti illesi, l'equipaggio, la scorta, Renzi e anche il sottosegretario Luca Lotti che lo accompagnava. Ma poi, mentre Renzi ha proseguito il viaggio in auto con la scorta, nelle ore successive non sono mancate le critiche. In serata Palazzo Chigi ha spiegato che Renzi ha utilizzato l'elicottero per motivi di sicurezza che, in questo momento, si applica al più alto livello per il premier e che si è trattato di un volo di Stato, disciplinato dalla legge.

Inoltre, da Palazzo Chigi si respinge qualsiasi «campagna» su questo argomento.

Del resto, secondo altre fonti, non è la prima volta che Renzi usa l'elicottero per spostarsi da Firenze a Roma, un tragitto che più spesso copre anche in auto, in aereo e, raramente, in treno. A Pontassieve (Firenze) il premier abitualmente trascorre i fine settimana a casa con i familiari.

Ad ogni modo per l'uso dell'elicottero - bianco e con la scritta Repubblica Italiana: è un mezzo di Stato - il premier ha raccolto attacchi conditi di scomodo paragone con le abitudini del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono attacchi diretti tipo quello di Beppe Grillo che scrive sul suo blog: «Il presidente della Repubblica prende il treno, il non eletto che occupa Palazzo Chigi e impesta le televisioni, per fare meno di 300 chilometri usa il Renzicottero. Chi c'era nel Renzicottero? Quanto costa ai contribuenti il tuo lusso? Ma prendere un treno?».

O arrivano rilievi low profile, come fa Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, anche lui tirando in causa gli usi del presidente della Repubblica: «Renzi: Spiace per brutta avventura. Ma aerei per Aosta, elicotteri per Roma. Meglio volare basso e con mezzi pubblici. Mattarella docet». FdI spende la parola «vergogna» e Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e candidato presidente alle Regionali in Toscana, dice: «Se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa Roma-Firenze in treno, credo che lo possa fare anche il presidente del Consiglio Renzi, invece di prendere l'elicottero di Stato. Sembra davvero vergognoso che il premier continui imperterrito a fare il bullo coi soldi dei contribuenti».

Resta, infine, il giallo sulla causa dell'atterraggio, avvenuto intorno alle 8.30. Sulle prime si è appreso che ci sarebbe stata un'avaria a bordo, per cui l'equipaggio ha deciso di interrompere il volo. Si è parlato di un guasto meccanico. Ma Palazzo Chigi ha precisato in tarda mattinata che, diversamente da questa versione, sono state le condizioni meteorologiche a obbligare alla sosta imprevista.

Testimoni di Badia al Pino hanno raccontato che l'elicottero ha volteggiato sopra il paese cercando il punto più adatto per scendere, ovvero l'impianto sportivo situato in mezzo alle case. «Il comandante dell'elicottero dove viaggiava Renzi, quando è sceso mi ha detto che c'era stato un guasto - ha raccontato a Un giorno da pecora il proprietario del centro sportivo, Davide Grazini -. Mi ha anche detto che avevano dovuto fare un atterraggio di emergenza proprio per problemi con l'elicottero». Grazini ha anche detto che «era abbastanza nuvoloso e con una pioggerellina fitta» e, quando Renzi è andato via in auto, di aver visto l'equipaggio «riparare qualcosa. Poi dopo un'oretta sono ripartiti. Il tempo era migliorato, aveva smesso anche di piovere».