Renzi-Alfano, nuovo scontro. Il sindaco: non tiriamo la corda, tre priorità per il 2014

Matteo Renzi
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Lunedì 2 Dicembre 2013, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 11:59
Taglio dei costi della politica per un miliardo e un "gigantesco" per il piano lavoro. Sono le priorit di Matteo Renzi, se vincer le primarie di domenica per la guida del Pd. Intanto, per al monito indirizzato al governo Letta replica il leader di Nuovo centrodestra (Ncd) Angelino Alfano invitando il sindaco di Firenze a «non tirare troppo la corda» e a decidere lui se assumersi la responsabilità di far cadere un governo diretto dal premier del suo partito. «Non abbiamo paura di andare a votare», sottolinea, proponendo un patto per tutto il 2014. Oggi intanto Letta salirà al Quirinale per definire con il capo dello Stato Giorgio Napolitano tempi e modi del passaggio parlamentare dopo l'uscita di Fi dalla maggioranza.



«Non tiriamo la corda, sono gli italiani che stanno tirando la cinghia», ha sottolineato oggi il sindaco di Firenze rispondendo ad Alfano. Renzi elenca le priorità per il 2014: taglio dei costi della politica, piano per il lavoro e Europa. «Se Alfano ha voglia di fare queste cose, le faccia», ha concluso.



Le tre priorità per il governo nel 2014 indicate da

Renzi vanno dal taglio dei costi della politica da un miliardo di euro, a partire dal Senato, a un grande piano per il lavoro, «per tornare ad assumere». Il terzo punto riguarda l'Europa: secondo Renzi le elezioni europee saranno «concentrate sul fatto che l'Europa è causa tutti mali. Noi vogliamo dire di no: non è colpa dell'Europa, è colpa dell'Italia che non ha fatto la sua parte cambiando l'Europa».



Quanto al confronto con Alfano, Renzi ha risposto netto: «La cinghia la stanno tirando gli italiani, quelli che stanno subendo le difficoltà della politica sono gli italiani per bene. Se Alfano vuole fare polemica - ha continuato il sindaco di Firenze - sappia che non ci troverà perchè siamo impegnati a parlare con gli italiani».



«La discussione sull'Imu ha superato il muro dell'allucinazione», ha insistito Renzi in conferenza stampa a Trieste. «Sono otto mesi - ha aggiunto - che l'Italia parla dell'Imu, è la bandierina di Brunetta. Ma sapete il costo medio per la prima casa? Sono 236 euro all'anno, comprendendo le case di lusso. Si mettano d'accordo».



«È giusto che ci sia la responsabilità civile dei magistrati, se uno sbaglia per dolo deve essere chiamato a rispondere», ha poi affermato Renzi, rispondendo a una domanda sulla giustizia. Il candidato alla segreteria del Pd ha indicato la volontà di «studiare una regola» assieme ai magistrati «e non contro». «La vendetta contro i magistrati - ha concluso - non potrà mai funzionare».



«C'è un dato che resta strutturale e che Renzi non deve dimenticare: noi siamo determinanti. Era così 15 giorni fa e lo è anche adesso. Quindi chiediamo un contratto di governo, Italia 2014, per dire senza giri di parole che deve durare un anno e che deve contenere alcune questioni ineludibili», ha sottolineato in un'intervista a Repubblica Alfano. «Non abbiamo paura di andare a votare anche prima. Decida lui - ha aggiunto Alfano - se assumersi la responsabilità di far cadere il presidente del Consiglio del suo partito». Le sottolineature critiche di Renzi, afferma tra l'altro il ministro dell'Interno, altro non sono che «un modo per far fibrillare il governo», ma «tra una settimana ci sarà il nuovo segretario del Pd e finalmente avranno altro a cui pensare. Da mesi il governo è condizionato dal loro scontro interno».





«Penso che Renzi voglia vincere il congresso del Pd, far cadere Letta e prendere il suo posto: è scritto»: lo ha detto Roberto Maroni, segretario della Lega, parlando del futuro del Governo dopo il congresso del Pd. «Penso dunque che Letta - ha aggiunto - dovrebbe guardarsi da lui più che da altri della sua maggioranza».



«Renzi è lontanissimo dal sentimento degli italiani. Per gli italiani l'Imu è importante. Il segretario prossimo del Partito democratico si dimostra spudorato e prevedibile come un disco rotto. Alfano, spiega tu perché l'Imu è importante», afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. «In che mani si è messo il Pd, che continua a perdere voti come un secchio bucato. Continua così, volpone Renzi, che ci fai vincere», conclude.