Renzi in tv: «Bonus bebé alle neo-mamme: da gennaio 80 euro per tre anni»

Renzi in tv: «Bonus bebé alle neo-mamme: da gennaio 80 euro per tre anni»
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Domenica 19 Ottobre 2014, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 14:49

Matteo Renzi non ha mai fatto mistero di preferire le trasmissioni popolari - populiste per i critici - ai convegni paludati. Per la seconda volta il premier si siede dunque nel salotto di Barbara D'Urso a Domenica live dopo che «la prima apparizione «poco prima delle europee, mi ha portato fortuna».

L'annunciao.

E l'occasione è ghiotta per un annuncio che arrivi dritto nelle case degli italiani. O, come dice la conduttrice, a casa della «comare Cozzolino»: i 500 milioni, destinati dalla legge di stabilità alle famiglie, finanzieranno «un bonus di 80 euro alle neo-mamme per i primi 3 anni».

Alla vigilia dello sbarco della legge di stabilità in Parlamento, il presidente del consiglio sceglie una trasmissione cult della domenica pomeriggio, sulla rete ammiraglia di Mediaset, per difendere il valore espansivo della manovra e ribadire la sua determinazione a fare le riforme, «ultima occasione per far tornare l'Italia a fare l'Italia».

Restituiamo soldi ai cittadini. «Sono arrabbiati un po' tutti: regioni, sindacati, magistrati - ammette sottolineando la lotta alle molte resistenze -. Io, certo, non ho la verità in tasca ma il governo non è un giocattolino: noi siamo al governo da 8 mesi e o tutti facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non c'è futuro».

Le regioni. In cima alla lista delle proteste, ma solo in ordine di tempo, ci sono le Regioni sugli scudi per i tagli previsti dalla legge di stabilità. In settimana il governo le incontrerà ma certo Renzi non sembra più di tanto preoccupato a trovare una mediazione: «Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà con calma», sostiene, insistendo, invece, che «per la prima volta una manovra taglia 18 milioni di tasse».

I tagli. «Siccome per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare un po' di tagli ai ministeri e alle Regioni, non è che si possono lamentare», dice attirandosi uno dei vari applausi del pubblico con il quale il premier si intrattiene per qualche selfie prima dell'ingresso nello studio.

Nessun taglio alla Sanità. L'ospitata è però l'occasione per rassicurare i cittadini che la scure agli enti locali non si trasformerà in tasse o meno servizi. «È una vergogna solo dire che ci saranno tagli alla sanità», si inalbera l'ex sindaco, garantendo che i servizi delle Asl per anziani che «soffrono di demenza senile» o per malattie terribili come la Sla non diminuiranno ma «ci sono spese che tranquillamente si possono tagliare».

Bonus. L'annuncio ad effetto è, però, il bonus dal primogennaio per le neo-mamme. Barbara D'Urso è preoccupata perché a causa della crisi nascono molti meno bambini in Italia. Renzi condivide. E svela un aspetto inedito della legge di stabilità: «Daremo gli 80 euro non solo a chi prende meno di 1500 euro al mese ma anche a tutte le mamme, che fanno un figlio, per i primi tre anni».

In quasi un'ora di intervista, il premier tocca tutti i temi «sensibili» per la vita quotidiana delle persone a partire dalle riforme della Pa e della giustizia, «priorità per semplificare la vita dei cittadini e attrarre investimenti esteri». Quanto alla manovra, oltre alla «soluzione saggia» di lasciare decidere ai cittadini se chiedere l'anticipo del tfr, Renzi evidenzia come con i 6 miliardi di taglio dell'Irap si riducono le tasse per gli imprenditori e «mettiamo a dieta lo Stato».

Unioni civili. Tutte riforme, inclusa quella per il riconoscimento alla tedesca delle unioni civili, che il premier vorrebbe fare a passo di carica. «Se potessi farle da solo sarebbero già fatte entro dicembre ma non siamo in una dittatura», conclude alludendo alle discussioni e ai rinvii dovuti ai tempi del Parlamento.

Burlando. «Credo che Burlando abbia sbagliato - afferma il premier -. Non credo il problema sia dimettersi. Solo una frase infelice. Non perdiamoci in polemiche di troppo. Ora è il momento di tirarsi su le maniche e lavorare per l'Italia. Tra sei mesi si vota e gli italiani sceglieranno il presidente migliore. Nessuno è perfetto. L'importante è che in questo lavoro si metta il cuore poi si può anche sbagliare».

Crozza. Renzi vede la sua imitazione di Maurizio Crozza e se la ride. «Vediamo se sei permaloso...», dice Barbara D'Urso. E parte il video con il Crozza-Renzi che in montaggio, mentre parla un serissimo Pier Carlo Padoan, spara con il fucile ad acqua durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi e sempre lui con tanto di cappellino che canta il rap «Gli anni d'oro del Grande Matteo». «È forte Crozza. - commenta Renzi -. Quando ti vedi nelle imitazioni ti scatta un meccanismo per il quale dici: no non sono così... e invece... Una volta da Palazzo Chigi vedevo Ballantini che mi imitava con la mano in tasca. Io ho pensato: 'no, non sono così. Ma invece avevo la mano in tasca come lui....».

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