Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà del Pd è il nuovo sindaco con il 61%. Flop M5s, fermo al 2%

Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà del Pd è il nuovo sindaco con il 61%. Flop M5s, fermo al 2%
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Lunedì 27 Ottobre 2014, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 11:09
Giuseppe Falcomatà, 31 anni, del Pd, candidato del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Reggio Calabria. Alla fine dello scrutinio ha ottenuto il 60,99% dei voti. Il candidato di centrodestra Lucio Dattola, arrivato secondo, ha ottenuto il 27,33. Finisce così la gestione commissariale disposta nel 2012 dopo lo scioglimento dell'ente per contiguità mafiosa quando sindaco era l'esponente del Pdl, Demetrio Arena.







Renziano convinto, dopo il diploma al liceo classico e la laurea in Giurisprudenza, Falcomatà si è specializzato in studi sulle pubbliche amministrazioni a Bologna e ha conseguito il master Pio La Torre in Amministrazione e gestione dei beni confiscati. Dal 2010 è avvocato.



Il neosindaco ha conquistato la città al primo turno quando molti ricordano ancora l'esperienza politica del padre, Italo Falcomatà che ha ricoperto il ruolo di primo cittadino dal 1993 al 2001, negli anni della «Primavera», dotato di una grande capacità di mediazione riuscì a sbloccare il decreto Reggio per le opere pubbliche e contribuì così allo sviluppo della città dello Stretto.







«Bentornata Primavera». Sono queste le prime parole con cui il neosindaco ha salutato la sua elezione. «Le stagioni, anche quelle politiche, hanno un loro ciclo. Dalla primavera si è passati, anche nella nostra città, al cicaleccio dell'estate per poi arrivare all'autunno fino al rigido inverno che purtroppo stiamo ancora vivendo. Il ritorno alla primavera - ha spiegato - significa rimettere in campo un modello amministrativo trasparente e onesto che in passato ha già prodotto risultati efficaci ed efficienti».



«La città ha premiato la migliore proposta, la migliore idea di città nata e condivisa con tutti i cittadini, associazioni, ordini professionali, imprenditori che hanno scritto insieme a noi il programma», ha aggiunto il neosindaco che vuole «ricostruire un rapporto sentimentale con i cittadini, noi crediamo molto nel rapporto diretto, occhi negli occhi, con le persone che da oggi andremo ad amministrare». La prima cosa che Falcomatà farà è rendersi conto dello stato delle casse comunali e rendere partecipi i cittadini della situazione trovata a palazzo San Giorgio. «Trasparenza - ha spiegato - significa rendicontare nel senso più pieno del termine, tutte le azioni devono essere condivise con la città».



Flop grillino. Ha ottenuto il 2,49% dei consensi, piazzandosi quarto, il candidato del Movimento 5 Stelle a sindaco di Reggio Calabria Vincenzo Giordano, che resta fuori dal Consiglio comunale. Prima di lui è arrivato Paolo Antonio Ferrara (3,17%), a capo di un raggruppamento di liste civiche.



Il Pd è il primo partito. I democrat, secondo i dati non ancora ufficiali del ministero dell'Interno, raggiungono il 16,42% ottenendo sette seggi. Forza Italia, invece, non va oltre l'8,41% piazzandosi al terzo posto, preceduta dalla lista civica, sempre di centrodestra, Reggio Futura, vicina all'ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che di Reggio è stato sindaco dal 2002 al 2010, con il 9,46% dei consensi.



All'interno della coalizione di centrosinistra, che ottiene una netta maggioranza con 22 consiglieri su 32, portano a casa tre seggi ciascuno le liste civiche Reset per Falcomatà Sindaco, La svolta con Falcomatà sindaco, Centro democratico e A testa alta per Reggio, con percentuali di consensi che variano dall' 8,40% al 7,12%. Un seggio ciascuno va alle liste Officina Calabria, Oltre con Falcomatà sindaco e Partito socialista italiano.



Nel centrodestra ottengono 4 seggi la lista Reggio Futura e Forza Italia, mentre il Nuovo centrodestra ne ottiene uno con il 3,23% dei consensi. Il trentaduesimo posto da consigliere spetta al candidato sindaco uscito sconfitto Lucio Dattola, del centrodestra.