Il piano prevede l'accorpamento delle redazioni in due newsroom dove verranno realizzati i servizi e smistati. Dopo le aperture del presidente della Vigilanza Roberto Fico è arrivata anche quella del leader 5 Stelle Beppe Grillo che si è detto pronto al dialogo per realizzare la riforma del servizio del servizio pubblico.
«Il sogno dei partiti fuori dalla Rai è sempre più a portata di mano», ha subito twittato Michele Anzaldi, esponente pd che ha presentato una sua proposta di legge per riformare il settore. Un sì al dialogo è arrivato anche da Luigi Di Maio, vice presidente della Camera ed esponente dle direttorio grillino.
La strada da percorrere sarà lunga. Renzi ha ritirato l'idea - leggasi minaccia - del decreto legge ma sa bene che un ddl su un tema così scottante per i partiti sarà pieno di insidie. La scadenza più ravvicinata è la fine del mandato del cda aziendale fissata ad aprile anche se i membri resteranno formalmente in carica anche dopo l'approvazione del bilancio e fino a luglio. Il documento presentato da Gubitosi a San Macuto ha tenuto conto delle 17 prescrizioni segnalate dalla relazione finale. «Siamo troppo divisi tra gruppi e reti, non sempre ci sentiamo un'unica squadra. Credo che essere costretti a lavorare insieme possa aiutarci».