Rai, sì del Cda all'accorpamento delle testate: restano loghi e marchi

Luigi Gubitosi e Roberto Fico
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Giovedì 26 Febbraio 2015, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 13:48
Il piano news targato Luigi Gubitosi è una realtà: oggi il Cda Rai lo ha approvato nella formulazione che tiene conto del parere della Vigilanza Rai.

Tante le novità, a partire da una indicazione che concerne le due newsroom che accorperanno le testate: a quanto apprende l'Adnkronos, infatti, resteranno i marchi e i loghi di Tg1, Tg2, Rai Parlamento per la prima newsroom, e di Tg3, Rai News 24 e TGR, per la seconda newsroom. Questo, si sottolinea nel piano, a garanzia di identificabilità e pluralismo. Le due newsroom assumeranno poi il nome di 'Rai Informazione 1' (che avrà 1 solo direttore e 6 vicedirettori) e 'Rai Informazione 2' (che avrà anch'essa 1 direttore e 6 vicedirettori).



Lo stop alle sovrapposizioni, di troupe e non solo, e più in generale, l'efficientamento e la razionalizzazione delle risorse produttive consentono, secondo il documento del Dg, risparmi per oltre 70 milioni. Più in dettaglio, sembra che sul fronte di 'Rai Informazione 1' l'intento sia quello di superare la frammentazione delle varie edizioni giornaliere, di mettere a fattor comune la digitalizzazione ed anche di rimodulare il piano logistico della palazzina A di Saxa Rubra.



Per quanto attiene poi 'Rai Informazione 2', si vuole conferire alla TGR un ruolo centrale per la trasmissione di un flusso costante di notizie dalla periferia al centro e viceversa, in uno scambio costruttivo con le risorse culturali e produttive del territorio, anche attraverso una collaborazione con l'informazione televisiva locale di qualità. Novità anche sul fronte delle nomine dei direttori delle testate giornalistiche. Il piano parla di procedure trasparenti che prevedano la pubblicazione sul sito dell'Azienda di un avviso pubblico rivolto sia ai dipendenti Rai, sia ai professionisti esterni.



Un cambio sostanziale, questo, se si considera che finora i direttori di testata venivano nominati dal Cda. Sul fronte di internet, il piano punta a sviluppare un progetto per far diventare il web una fonte e uno strumento per la realizzazione del prodotto informativo Rai, anche interagendo con il pubblico dei social media.



Ma in agenda finiscono inevitabilmente anche le altre notivtà di queste ore: la riforma della governance annunciata per la prossima settimana da Matteo Renzi e l'offerta pubblica di acquisto lanciata da Mediaset sulle torri melle in vendita dalla stessa azienda di viale Mazzini attraverso la cessione di una quota di Rai Way.
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