Renzi: «L'Europa non sia solo burocrazia». Il Pse cambia nome con l'arrivo del Pd. Schulz candidato alla presidenza della Commissione Ue

Martin Schulz e Matteo Renzi
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Sabato 1 Marzo 2014, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 15:41
​Il partito socialista europeo cambia il nome, dopo l'ingresso del Pd si chiamer Pse-Socialists&Democrats. Con un intervento del neo ministro degli Esteri Mogherini si è aperto a Roma il Congresso del Partito Socialista europeo, nel quale è stata formalizzata la candidatura alla presidenza della Commissione Europea di Martin Schulz. Con Schulz - ha detto Mogherini - possiamo dimostrare che abbiamo un'agenda comune che cambierà la politica europea. Intanto con l'ingresso del pd il partito cambia nome in Pse-Socialists&Democrats. Il simbolo resta lo stesso, un quadrato rosso con una virgola in basso.



Poco dopo le 13.30 è salito sul palco il premier italiano Matteo Renzi, parlando prima in inglese e poi in francese, cominciando l'intervento con un omaggio ai suoi predecessori: «Per i democratici è un giorno speciale perché è un momento molto importante per la nostra comunità. E un pensiero va al mio amico Bersani, a Piero Fassino e Massimo D'Alema e a tutti i leader del Pd e prima del Pds-Ds». Poi entra nei temi forti del dibattito europeo: «L'Europa deve avere un'anima, non solo burocrazia. Avere i conti in ordine è impegno di dignità. Dal governo italiano arriva una scommessa sul tema dell'istruzione. Le libertà economiche non possono essere più importanti di quelle sociali».



«Firenze è grande non perché ha grandi scultori o letterati, tantissimi tutti insieme nel periodo del Rinascimento», ma perche« i banchieri hanno investito sul futuro, sull'educazione. La sfida culturale è stata finanziata da banchieri dal fiore della finanza fiorentina, i primi a capire che investire ricavato delle speculazioni in cultura è la chiave per dare un futuro a quel territorio». Secondo Renzi, la finanza è stata grande «non quando le banche hanno salvato gli Stati (oggi succede il contrario) non quando hanno messo a posto i conti inglesi, ma quando hanno capito che investire in educazione è un diritto per tutti. Un bambino figlio di nessuno poteva studiare come i figli dei signori grazie a un meccanismo per garantire a tutti la scuola come garanzia di libertà. È la più grande scommessa che possiamo tentare di vincere: l'education, la scuola, dove si costruisce l'Europa sociale, condizione non figlia, ma essenziale».



Matteo Renzi cita John Kennedy al congresso Pse che, peraltro, si svolge al palazzo dei congressi dell'Eur in piazza Kennedy. Il premier ricorda le parole del presidente Usa sulla sfida di raggiungere la Luna, una sfida «ambiziosa» e sulla quale, diceva Kennedy, «vogliamo convogliare le energie straordinarie del popolo americano. Per noi l'Europa è qualcosa di simile - dice Renz i- la nostra Luna non è nello spazio, ma fare un'Europa non delle regole burocratiche, ma un luogo con un'anima».



Nuova ovazione per Bersani Standing ovation per l'ex leader Pd Pier Luigi Bersani al suo arrivo in sala per il congresso del Pse. Bersani, che da segretario ha molto lavorato per costruire l'adesione del Pd nel Pse, è stato accolto con calore dai primi ministri e delegati. «Oggi è un giorno storico perchè il principale partito del centrosinistra italiano entra nella più grande famiglia dei socialisti e progressisti europei», ha detto l'ex leader Pd ai giornalisti prima di sedersi in sala.



Il premier francese «Sono molto felice che il Pd italiano e il suo leader, oggi presidente del Consiglio Matteo Renzi, abbiano raggiunto il Pse. Benvenuto, e auguri a a voi e all'Italia». Lo ha detto il premier francese Jean-Marc Ayrault intervenendo dal palco del congresso del Pse a Roma. Un augurio a cui si è unito anche il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel: «Benvenuto al Pd nella famiglia dei socialisti e democratici europei», ha detto dal palco.
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