ROMA - Questa volta sembra davvero fatta. Manca, certo, l’ultimo avallo, quello della Ragioneria dello Stato, ma sembra difficile che i tecnici del Tesoro possano mettersi di traverso.
Dopo l’approvazione in Commissione alla Camera della riforma della Pa, per i docenti e il personale amministrativo della scuola che nell’anno 2011-2012 aveva maturato i requisiti per il pensionamento, ma che non aveva potuto lasciare il lavoro per un errore ”tecnico” della legge Fornero (si era equiparato l’anno scolastico a quello solare), si apre la via della pensione. Con un percorso rapidissimo e che potrebbe premiare chi prima presenterà la domanda. I professori cosiddetti «quota 96», che cioè potranno lasciare il lavoro avendo maturato nel 2011-2012 60 anni di età e 36 di contributi (oppure 61 di età e 35 di contributi), potranno lasciare il lavoro già dal prossimo primo settembre. Non appena il decreto del governo sarà legge (manca ancora il passaggio in aula alla Camera e la seconda lettura al Senato), i professori «quota 96» potranno presentare domanda all’Inps. L’Istututo nazionale di previdenza, avrà 15 giorni di tempo per esaminare la richiesta e dare il suo assenso. Ma, e qui sta il punto, la norma stabilisce anche che l’Inps dovrà fare un monitoraggio delle domande assegnando un ordine progressivo risultante dall’età anagrafica e dell’anzianità contributiva dei singoli richiedenti. Se le domande supereranno le 4 mila, quelle in eccesso non potranno essere prese in considerazione. Altro punto importante riguarda il trattamento di fine rapporto. La liquidazione sarà pagata con i tempi della Fornero, ossia quando sarebbero maturati i requisiti per lasciare il lavoro con le norme della riforma del governo Monti. Nel passaggio parlamentare è stata inserita una ulteriore importante novità. Le docenti che avevano maturato i requisiti nel 2011-2012 e che per bypassare l’allungamento dei tempi della pensione stabilito dalla legge Fornero avevano scelto l’unica via possibile per lasciare il lavoro, ossia l’opzione-donna, il pensionamento con il calcolo contributivo della pensione (con una penalizzazione fino al 30 per cento), ora potranno chiedere di vedersi liquidato l’assegno con le più convenienti regole del sistema retributivo.
LE REAZIONI
Nel mondo politico in molti si erano spesi per risolvere il nodo dei professori «quota 96».