Renzi attacca la vecchia guardia Pd e la Cgil: «Non ridaremo il partito agli ex dirigenti»

Renzi attacca la vecchia guardia Pd e la Cgil: «Non ridaremo il partito agli ex dirigenti»
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Domenica 26 Ottobre 2014, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 08:18

Il premier Matteo Renzi ha incontrato stamattina i lavoratori della Ast di Terni giunti alla Leopolda per chiedere il sostegno del governo alla vertenza aperta dai metalmeccanici per impedire la chiusura della ThyssenKrupp nella città umbra.

Renzi: su di noi rappresentazioni banali. «Noi siamo qui - ha detto il premier aprendo il suo intervento finale alla Leopolda - per dirci tante cose affettuose e piene di entusiasmo, di caricarci a molla quando sentiamo i nostri e siamo qui per indignarci quando leggiamo rappresentazioni di noi banali e prive di rapporto con la realtà».

«Il governo ce lo siamo andatri a prendere». «Questa è la Leopolda - ha detto Renzi - , il luogo è lo stesso ma noi siamo al governo, io, noi, e se siamo al governo non è per occupare una sedia o scaldare il posto o per mantenerci al governo o consolidare noi stessi, ci tocca cambiare il paese, perchè quella bicicletta ce la siamo andati a prendere, ora è arrivato il momento di prenderci terribilmente sul serio».

«Non facciamo le cose per caso, abbiamo un disegno». «Ci raccontano che facciamo le cose un pò per caso, come pezzetti di puzzle messi qua e là.

Noi, invece, non solo abbiamo un disegno organico, ma partiamo dal fatto che il mondo è interconnesso, un gran casino e che l'Italia ha un futuro se cambia sè stessa ma deve liberarsi di alcune paure».

«La Lega protesta, noi salviamo bambini». «La politica estera è una cosa seria - ha detto Renzi - se si investe nella politica estera dell'Europa è per restituire dignità e orgoglio alla politica. La politica europea non è solo discussione sul deficit. So che la politica estera non scalda, ma quando la Lega riunisce i cittadini contro l'immigrazione ignora che i 100mila sbarchi non sono figli del caso ma perché la Libia è saltata e meno male che sulla nostra nave può nascere una bambina altrimenti il Mediterraneo sarebbe sia culla che tomba».

«Nessuno è così stupido da impiccarsi allo zero virgola». «In Europa per me è una battaglia tutte le volte ma non perchè mi metto a litigare sullo zero virgola. Nessuno in Europa è cosi stupido da impiccare un paese ad una virgola ma c'è un atteggiamento, paradossalmente portato da alcuni italiani, per cui l'Italia non solo è un problema».

«Con queste regole anche Adenauer sarebbe euroscettico». «C'è un atteggiamento tutto italiano di funzionari che pensano in Ue di fare carriera parlando male dell'Italia, un riflesso pavloniano per cui l'Italia è un problema. Ci sono regole in Europa che farebbero diventare euroscettico anche Adenauer».

«Chi manifesta ricordi la lotta del Pd all'austerità». «A chi va in piazza a manifestare dico, con il rispetto che si deve, che questa storia qui in Europa la porta avanti solo l'Italia, l'idea di cambiare il modo di percepire l'Europa, è del Pd. Io ho chiesto all'Europa di smettere di concentrarsi solo sul rigore e l'austerità, anche se noi teniamo in ordine i conti».

«Il precariato si combatte cambiando mentalità». «Per anni ci siamo divisi in modo profondo tra chi voleva combattere il precariato organizzando manifestazioni, e chi voleva farlo organizzando convegni - ha detto Renzi - ma il precariato si combatte innanzitutto cambiando la mentalità delle nostre imprese, e le regole del gioco».

«La sinistra si fa carico di chi perde il lavoro». «Di fronte al mondo che cambia a questa velocità, puoi discutere quanto vuoi ma il posto fisso non c'è più - ha detto il premier - Siccome è cambiato tutto, la monogamia aziendale è in crisi, un partito di sinistra che fa: un dibattito ideologico sulla coperta di Linus o chi perde il posto di lavoro trova uno Stato che si prende carico di lui?».

«Non temo si crei qualcosa di diverso a sinistra». «Quelle come quella di ieri della Cgil sono manifestazioni politiche, e io le rispetto, e non ho paura che si crei a sinistra qualcosa di diverso, sarà bello capire se è più di sinistra restare aggrappati alla nostalgia o provare a cambiare il futuro».

«Nel 2014 aggrapparsi ad una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un Iphone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. È finita l'Italia del rullino».

«Ex classe dirigente del Pd non riprenderà il partito». «C'è chi si imbarazza perchè dopo 25 anni uno riesce a mettere insieme le persone che parlano di politica. A chi ha detto che la Leopolda è imbarazzante diciamo che non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il Pd» ha detto Renzi rispondendo, senza citarla, a Rosy Bindi che ieri ha definito la kermesse imbarazzante. «Noi rispettiamo chi in Parlamento non la pensa come noi - ha aggiunto - che sui singoli provvedimenti ci siano anche voti di coscienza, rispetteremo anche i messaggi offensivi, ma non consentiremo a chi ha detto che la Leopolda è imbarazzante, non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il Pd e di riportarlo dal 41 al 25%. Saremo il partito del futuro. Se uno si imbarazza perchè se dopo 25 anni che è in Parlamento trova un altro che riesce a portare la gente a fare politica allora gli abbiamo fatto un favore....Tutte le volte che la sinistra radicale ha compiuto uno strappo, ha perso e ha fatto perdere l'Italia».

«Basta piagnoni» «Bisogna toglierci la cultura del piagnisteo, i piagnoni sono anche a casa nostra, quelli che si deprimono. Ci sono tante cose che vano male, ma i vostri babbi non avrebbero salvato il Paese se dopo la guerra non si fossero rimboccati le maniche»: l'Italia «deve tornare a fare ciò che sa fare», ha detto poi il premier intervenendo ai festeggiamenti dell'anniversario delle Officine Galileo, a Campi Bisenzio (Firenze).