Pd, Paita vince le primarie in Liguria ma Cofferati denuncia: irregolarità nel voto

Pd, Paita vince le primarie in Liguria ma Cofferati denuncia: irregolarità nel voto
5 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Gennaio 2015, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 17:47
La renziana Raffaella Paita vince le primarie del Pd in Liguria, ma lo sfidante Sergio Cofferati non riconosce il risultato e invoca il comitato di garanzia denunciando «numerose segnalazioni di irregolarità».



Ancora primarie fra le polemiche dunque per il Pd. In Liguria, dopo una campagna dai toni duri, le urne hanno dato la vittoria a Paita, attuale assessore regionale alle Infrastrutture e alla protezione civile. Stando ai dati ancora ufficiosi, Paita ha battuto il suo diretto contendente, l'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati per circa 4000 voti, ma il suo avversario non ha riconosciuto l'esito del voto in attesa che si pronunci il comitato di garanzia sulle «numerose segnalazioni di irregolarità» presentate.



«Non considero concluse le primarie. Sono stati annunciati richieste di annullamento qualcuno parla di episodi da procura, non escludo che ci siano esposti. Vedremo se ci saranno e a che cosa fanno riferimento, ci sono materie sensibili: dal voto di scambio, alla violazione della privacy», ha detto Cofferati. «Non chiedo l'annullamento del voto, ma voglio che il Collegio dei garanti esamini tutti i ricorsi in modo che ci sia un quadro definito di quanto accaduto e delle conseguenze che ci saranno». «Ripeto - ha aggiunto - sono state primarie snaturate con il voto di sostenitori del centrodestra e di gruppi organizzati di stranieri come i cinesi che non parlano l'italiano o i sedicenni marocchini. Cosa vogliamo che ne sappiano questi delle primarie?».



Cofferati ha ricordato di aver parlato con alcune persone che gli hanno detto che potrebbe esserci materiale per le procure. «Se queste faranno riferimento alle procure cercheremo di capire di che cosa si tratta, poi faremo delle valutazioni e decideremo», ha aggiunto Cofferati. Intanto Sel ha fatto sapere attraverso l'onorevole Stefano Quaranta che alle prossime Regionali il partito cercherà di lavorare per portare un proprio candidato alla presidenza. «Non so cosa possa accadere, in questo caso, con la minoranza del Pd. Io oggi sto dove sono».



«Se ci sono state situazioni non corrette saranno sanzionate ma va sottolineata la grande partecipazione», ha detto il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini al Tg1 escludendo comunque che in futuro saranno valutate modifiche alle primarie, chiudendo la partecipazione ai soli iscritti. «Sono state - spiega Guerini - primarie molto partecipate, di coalizione con una campagna elettorale vera. Ci sono state alcune segnalazioni di episodi ritenuti anomali su cui la commissione di garanzia assumerà decisioni in rispetto alle regole». Quanto all'ipotesi di aprire le primarie solo agli iscritti per evitare episodi di inquinamento, per il vicesegretario del Pd «così non sarebbero primarie che sono uno strumento di partecipazione larga anche se questo non toglie che le regole vanno rispettate».



«La mia vittoria è legittima. Hanno votato alle primarie 55 mila persone, ho avuto 4 mila voti in più di Cofferati, un big nazionale. Io sono già proiettata alle elezioni regionali. Il mio dovere è pensare a unire e a rendere il più possibile coeso e compatto il Pd nella sfida per le regionali», è stato il commento di Raffaella Paita.




Paita si è affermata nelle province di Imperia, Savona e La Spezia, la sua città; mentre Cofferati ha avuto successo a Genova e nel Tigullio.



Il risultato è «chiaro e incontrovertibile», ha detto Paita, rinnovando l'impegno a lavorare per l'unità del partito in vista della vera sfida quella delle regionali. Quanto al suo avversario, Paita ha osservato che «se ci sono irregolarità da verificare questo va fatto», osservando però che c'è stato uno scarto di 4.000 voti. «È chiaro che è un risultato schiacciante. Dico a Sergio che dobbiamo lavorare insieme e costruire una ottima proposta». Paita ha poi promesso al suo elettorato e alla regione «anni rock».



Alla sfida, oltre a Paita e Cofferati, ha partecipato anche Massimiliano Tovo del Centro Democratico. Vincitori e vinti hanno commentato con molto favore l'alta affluenza alle urne. Sono andati a votare 55.000 elettori, sconfessando i timori iniziali di un forte astensionismo. Ma le polemiche non si sono placate, alimentate durante la giornata da Cofferati, che durante la campagna elettorale ha attaccato l'endorsement della sua avversaria da parte di forze politiche che non aderiscono al centrosinistra.



Cofferati ha denunciato la presenza ai seggi di stranieri, soprattutto cinesi e marocchini, oltre a «riconosciuti esponenti del centrodestra» denunciando quello che ha definito «un inquinamento molto pesante non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie».



Cofferati, che nell'ultima fase della campagna elettorale ha picchiato duro sull'endorsement avuto dalla sua principale avversaria di esponenti e forze di centrodestra come l'Ncd, ha annunciato che le irregolarità saranno segnalate alla commissione di garanzia e anche alla segreteria nazionale del partito.



Nella polemica si è inserito anche il Centro Democratico. Angelo Sanza, responsabile dell'ufficio di presidenza nazionale di Centro Democratico, le ha bollate come una «carnevalata» chiedendosi «con quale coraggio, tra file di cinesi e marocchini, persone che chiedono agli imbarazzati scrutatori dove possono ritirare il compenso che gli è stato promesso per il voto, noti esponenti del centrodestra ai seggi, si continuino a demonizzare le preferenze visto che durante le elezioni politiche esistono controlli e garanzie che non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai controlli fai da te delle primarie».



«Ci sono ricorsi pendenti depositati presso l'organo di garanzia delle primarie, che valuterà se ci sono state irregolarità, ci sono tutti gli strumenti per arrivare presto a una convalida del voto, la proclamazione del vincitore è prevista un minuto dopo che la Commissione di Garanzia ha valutato i ricorsi». Così il segretario regionale del Pd Liguria Giovanni Lunardon commenta il ricorso presentato dai sostenitori di Sergio Cofferati sull'esito delle primarie. «La commissione dei garanti è presieduta da una figura eminente, non di parte, riconosciuta e apprezzata da tutti, che è Fernanda Contri, la Commissione farà il suo lavoro ed emetterà un giudizio, sulla base del giudizio l'ufficio politico della coalizione proclamerà ufficialmente il vincitore».



«La vittoria è tanto della Paita e anche un po' mia. Certo mi sarebbe dispiaciuto chiudere con una sconfitta, ma alla fine il risultato e dieci anni di lavoro in Regione mi hanno premiato ancora una volta. Cofferati voleva chiudere questa storia ma non c'è riuscito, nonostante la sua grande popolarità, il suo effetto mediatico e tanto altro», ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando al Secolo XIX. Burlando ha poi rivelato di aver mandato un messaggio a Renzi ieri mattina. «Buon compleanno Matteo, spero di farti un regalo in serata», gli ha scritto. «Certo è un risultato storico: c'è stata la nostra vittoria in quasi tutte le province e la sconfitta nel capoluogo. È evidente che ora bisognerà mettersi a lavorare per ricomporre. La lacerazione del partito non è solo politica ma territoriale. Siamo di fronte a un dato anomalo con una vittoria in tutte le province e la sconfitta nel capoluogo».