Paese vecchio e debito record, così uccidiamo il nostro futuro

di Giuliano da Empoli
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Mercoledì 20 Maggio 2015, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:11
Il film che Paolo Sorrentino ha presentato ieri al festival di Cannes si chiama La giovinezza e parla della vecchiaia. Un po’ come il dibattito pubblico italiano che, di tanto in tanto, fa finta di occuparsi di futuro - Expo, la scuola, la (possibile) ripresa - ma poi, gira gira, finisce sempre con l’infrangersi sulle pensioni e sul debito pubblico. Ancora una volta è stata la Corte Costituzionale a riportare indietro le lancette dell'orologio.

Com’era già accaduto con la legge elettorale, la sentenza sulla rivalutazione delle pensioni ha riaperto vecchie ferite, destabilizzando un quadro che si era faticosamente assestato e costringendo il governo a bruciare sull’altare della previdenza le risorse che aveva messo da parte per finanziare misure in favore dell’inclusione sociale. Un effetto disastroso, considerando che il welfare italiano è tuttora paurosamente sbilanciato sul fronte della vecchiaia, mentre resta debolissimo nel contrastare i rischi legati alla povertà e alla disoccupazione.

Per i più giovani, oltretutto, al danno si somma la beffa. In quanto, proprio in questi giorni, l’Inps ha deciso di comunicare a tutti gli iscritti il calcolo della pensione che spetterà loro in futuro. Molti stanno così toccando per la prima volta con mano gli spiccioli che li attendono in futuro, proprio mentre la Consulta si erge in difesa dei ben più generosi trattamenti previdenziali dei nonni. Detto ciò, un merito la sentenza l’ha avuto.



Ha tirato fuori quello che gli inglesi chiamano “l’elefante nella stanza”: il tema che domina tutti gli altri, anche se molti fanno finta di non vederlo. Siamo il Paese più vecchio d’Europa - e il secondo più vecchio al mondo - per età anagrafica. E ci portiamo dietro un debito di 2135 miliardi, 36 mila euro a testa. La crisi italiana sta tutta negli squilibri che nascono da questi due, paurosi dati statistici.

Il welfare, la riforma della pubblica amministrazione e la riduzione della spesa pubblica restano i cantieri decisivi per il futuro dell’Italia. Sarebbe bello se non fosse così. Se potessimo occuparci solo di temi più sexy e inoffensivi: l'innovazione, il made in Italy o le start-up. Ma purtroppo l'elefante non ce lo permette.

Dobbiamo guardarci allo specchio e accettare la realtà.



Fred e Mick, i due anziani protagonisti del film di Sorrentino, soffrono principalmente perché hanno ancora desideri e comportamenti da adolescenti. In particolare sono ossessionati dalla favolosa miss Universo in carica che fa la sua comparsa a un certo punto nella piscina dell’albergo. L’Italia, rispetto a loro, sta messa meglio. Non è detto che miss Universo resti per sempre al di fuori della sua portata. Ma ci arriverà solo se prima affronterà davvero - e fino in fondo - gli acciacchi che ha accumulato nel corso dei decenni.