Da tempo lo staff del presidente del Coni, Giovanni Malagò, è al lavoro per preparare la candidatura del 2024. Si è incontrato con Renzi, lo ha tenuto al corrente delle decisioni della Sessione del Cio a Montecarlo, ha discusso con lui delle nuove aperture e della volontà di allestire Olimpiadi con spese contenute rispetto alle ultime. Le parole pubbliche del premier che sabato aveva affermato che oggi avrebbe fatto «un annuncio importante per questa città», hanno reso felice Malagò. «Compatibilmente con la flessibilità che è stata adottata dal Cio - ha affermato il presidente del Coni - attraverso nuove norme approvate a Montecarlo, finalmente possiamo sognare in grande tutti insieme: il Coni, il governo, Renzi e l'Italia».
IL DOSSIER DI DELRIO
Due anni fa il governo Monti stoppò la candidatura di Roma 2020: troppo onerosa per le casse dello Stato. Adesso le carte sono cambiate, occorrono meno soldi per organizzare i Giochi, una cifra nell'ordine di 5-6 miliardi di euro (Londra è costata quasi 12) ai quali, però, vanno sottratti i contributi del Cio, circa 2 milioni, che diventa parte integrante del comitato organizzatore. In questi giorni il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano Delrio, che ha anche la delega per lo sport, sta studiano i conti per la fattibilità del progetto olimpico del 2024. Tutto ruota intorno alle sedi, ovvero alla necessità o meno di dover realizzare nuove strutture sportive (stadi) mentre non è assolutamente necessario costruire strade, metropolitane, aeroporti.
ITALIA A CINQUE CERCHI
Nei discorsi tra il Coni e Renzi, un paio di settimane fa ipotizzando già la possibilità di delocalizzare, il premier aveva accennato di organizzare le fasi eliminatorie di alcuni sport di squadra a Napoli e Firenze mentre per la vela la scelta è caduta sulla Sardegna. Nell'agosto italiano a cinque cerchi - le prime due settimane saranno dedicate alle Olimpiadi, le seconde due alle Paralimpiadi - sarà il Paese ad essere totalmente sportivo anche se tutte le medaglie (tranne la vela) saranno assegnate a Roma. Per avere un quadro chiaro della delocalizzazione occorrerà attendere cosa avverrà a Rio ma, soprattutto, a Tokyo 2020, con i giapponesi che stanno ipotizzando di trasferire il torneo del basket a Osaka e, inoltre, capire le mosse dei nostri avversari che sembrano essere, su tutti, Parigi e Berlino.
L'Italia cercherà di coinvolgere il Nord, in particolare la Lombardia e Milano sulla scia dell'Expo ma anche per avere una maggiore affluenza di tifosi oltre confine. Le fasi eliminatorie del calcio saranno ospitate in Piemonte, in Veneto, in Sicilia e in Puglia; il basket invece a Milano mentre per quanto riguarda il canoa e canottaggio urge un bacino nella Capitale dove si svolgeranno anche le gare del nuoto di fondo.