Proroga ospedali psichiatrici giudiziari, Napolitano: «Ho firmato con rammarico»

Proroga ospedali psichiatrici giudiziari, Napolitano: «Ho firmato con rammarico»
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Martedì 1 Aprile 2014, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 11:28
Ho firmato con estremo rammarico il dl di proroga urgente della norma del dicembre 2011 relativa agli ospedali psichiatrici giudiziari. Lo afferma Giorgio Napolitano che critica le inadempienze delle Regioni per la mancata attuazione di norme «di civiltà» ed esprime «sollievo» per gli interventi contro nuovi slittamenti.



«Ho accolto con sollievo - ha proseguito il Presidente della Repubblica - interventi previsti nel decreto-legge di ieri per evitare ulteriori slittamenti e inadempienze, nonché per mantenere il ricovero in ospedale giudiziario soltanto quando non sia possibile assicurare altrimenti cure adeguate alla persona internata e 'fare fronte alla sua pericolosità sociale».



Comitato nazionale Stop OPG. Il Parlamento «stabilisca norme più stringenti nella conversione in legge della proroga» che fissa la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) al 2015. Lo chiede il comitato nazionale StopOPG, sottolineando come con il decreto di proroga varato dal Consiglio dei ministri «si protrae la sofferenza» per circa mille detenuti-pazienti nei 6 Opg presenti ancora in Italia. Il primo aprile, ricorda il Comitato, «scadeva il termine fissato dalla legge per la chiusura degli Opg e invece il Governo ha approvato un decreto di proroga per un altro anno. Si protrae così la grande sofferenza per le persone ancora internate». Tuttavia, rileva il Comitato, il decreto «contiene due importanti novità: tra sei mesi "il commissariamento" per le regioni inadempienti e il dovere del Giudice di verificare se in luogo del ricovero in un OPG può essere adottata nei confronti dell'infermo di mente una diversa misura di sicurezza. Bisognerà capire quanto queste norme siano effettivamente vincolanti».



Ora, affermano i rappresentanti del Comitato in una nota, «lavoreremo in sede di conversione del decreto in legge per introdurre disposizioni più stringenti (come ad esempio l'obbligo dei progetti di cura e riabilitazione individuali), che favoriscano le dimissioni e le misure alternative alla detenzione, che possono davvero 'svuotare' l'Opg. Ciò vuol dire far diventare le REMS - i cosiddetti 'mini Opg' regionali previsti dalla legge - 'inutili o quantomeno residuali». Per questo, concludono, «i finanziamenti destinati alla chiusura degli OPG vanno utilizzati subito per potenziare i servizi di salute mentale».



Saccomanno. Una «proroga della vergogna di Stato». Così Michele Saccomanno - ex senatore della XIV legislatura, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del SSN e relatore dell'inchiesta sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg) - commenta il varo del decreto che fa slittare la chiusura di tali strutture al 2015. «Il Governo assicura per il futuro - afferma Saccomanno in una nota - un monitoraggio che fino ad ora non ha fatto e dobbiamo sperare che le Regioni, impegnate l'anno prossimo in una tornata elettorale, non coprano ancora una volta le loro coscienze dimenticando circa 1000 segregati negli OPG, poiché tanto non votano e sono un numero irrilevante di cittadini. Nemmeno con i 150 anni dell'Italia riunita - conclude - ci siamo liberati di una vergogna di Stato riconosciuta anche dal presidente Napolitano».
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