«L'Europa deve sapere che deve fare presto, bisogna aiutare le condizioni di sviluppo dei paesi d'origine dei flussi altrimenti ci saranno ondate migratorie ben più gravi in futuro». E per fare tutto questo «l'Unione Europea ha un ruolo centrale e ha la responsabilità di impegnarsi». Oggi infatti, ha spiegato il capo dello Stato, «serve un'azione lungimirante per evitare difficoltà molto più grandi in futuro. Naturalmente preliminare ad ogni intervento è una presa di posizione delle Nazioni Unite che possa innanzitutto essere di aiuto ai libici che hanno diritto di vivere in uno stato senza guerra civile. Ma è anche indispensabile per stroncare un traffico di esseri umani assolutamente ignobile».
Serve l'azione concordata delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea «per evitare che la Libia rischi di diventare la base di insediamenti terroristici che sono una minaccia gravissima, non solo per l'Italia e la Spagna, ma per tutta l'Europa», ha aggiunto.
«Attendiamo le direttive dell'Onu, non faremo nulla contro i libici, occorre il loro consenso», ha sottolineato spiegando che in ogni caso «tutti, Italia compresa, sono pronti ad aiutare in maniera concordata.
«Nessuno può ignorare il fatto che i profughi che approdano sulle nostre coste cercano l'arrivo nella Ue e nessuno può negare che l'Unione può assorbirli senza pesi nè traumi», ha aggiunto sottolineando che le coste di Italia e Spagna «sono le coste dell'Europa».
«Tutta questa attività internazionale fa ben sperare: è cresciuta molto la coscienza collettiva io sono fiducioso è importante far vedere che la Ue è all'altezza del proprio ruolo», ha aggiunto.
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